«Higuain deve decidersi Purtroppo è la Juve che comanda il gioco»
Pietro Virdis davanti ai mal di pancia di Gonzalo Higuain come si comporterebbe? «Mi sembra che un ruolo decisivo ce l’abbia la Juventus, proprietaria del cartellino. Qualora trovasse un accordo con il Chelsea, non so quanto il Milan possa avere voce in capitolo. Del resto bisogna vedere quanta voglia ha il Pipita di rimanere a Milano. E se ha perso gli stimoli è giusto che vada via. È ovvio che il Milan ha bisogno dell’argentino al 120%, è fondamentale per gli obiettivi della squadra ma è altrettanto vero che non si può trattenere a forza un giocatore scontento».
A suo avviso ha reso così al di sotto delle aspettative?
«Il Milan deve rispettare oneri importanti per poterlo tenere. La squadra è ancora in lotta per il quarto posto, ma penso che lui per primo attenda da se stesso un rendimento differente».
Piatek può essere il sostituto adeguato?
«L’attaccante del Genoa si è adeguato subito al nostro campionato ed è cresciuto molto. Detto questo il Pipita è il Pipita. Piatek ha qualità ma si è appena affacciato alla Serie A. Higuain ha fatto la storia in ogni squadra dove è stato, dal Real Madrid al Napoli passando per la Juventus. L’attaccante polacco sta cominciando ora a muovere i primi passi».
Non è strano che il secondo acquisto dalla Juventus dopo Bonucci abbia voglia di lasciare Milano trascorsi appena sei mesi?
«Appena arrivato a Bonucci, sbagliando, fu data la fascia da capitano. Non è stato nemmeno un male che se ne sia andato visto che in fase difensiva ha commesso molti errori. Del resto lui è bravo in fase di impostazione, meno come difensore puro. Il Pipita invece è uno che può far la differenza ma deve essere totalmente immerso nell’ambiente. Deve prendere una decisione chiara, altrimenti i tifosi si arrabbiano». Un gol in Supercoppa può essere decisivo?
«Me lo auguro per il Milan. I gol aiutano sempre, ma lui non deve essere scostante. In ogni caso auguri a Paolo e a Leo che devono gestire questa patata bollente».
Come vede il Milan in questa sfida?
«In linea teorica non c’è match, Allegri ha la possibilità di schierare due squadre egualmente competitive. Ma per Gattuso un successo può essere un mattoncino importante per andare avanti. Montella, pur svantaggiato e con una rosa inferiore, riuscì a vincere la Supercoppa a Doha».