Anche i calzini sepolti nel muro Accertamenti su un albanese
Delitto di Senago
Il lavoro sulla banca dati ha restituito il primo profilo compatibile. Un albanese di circa 40 anni, la cui denuncia di scomparsa è stata presentata dai parenti nel gennaio 2013, alle forze dell’ordine di Genova Bolzaneto. E segnalato l’ultima volta, ancora vivo, nei dintorni di Monza. Territorio nel quale sembra avesse contatti con ambienti criminali locali, e dove potrebbe essere stato ammazzato, e poi portato a Senago per essere calato in una cavità profonda una quindicina di metri, e coperta da una parete di cemento a «Villa degli occhi», prestigioso residence protetto da un muro di cinta e dal verde di un parco secolare. È una delle ipotesi, ancora in attesa di verifiche, a cui lavorano i carabinieri del Nucleo investigativo di Monza, dopo il ritrovamento, nei giorni scorsi, delle ossa della vittima. Resti che gli esperti del laboratorio di anatomia forense stanno ricomponendo e analizzando. I primi accertamenti, mirati a stabilire la data del decesso, avrebbero evidenziato un arco temporale non inferiore a cinque anni. Quello che gli inquirenti sino ad ora hanno escluso, in questa fase di comprensibile riserbo per non turbare l’andamento delle indagini (e che tiene segreto il nome dell’albanese), è il coinvolgimento nella vicenda del proprietario dell’immobile, una dependance della dimora settecentesca inserita nella lista dei beni storici del Fai. Insieme alle parti dello scheletro, i militari agli ordini del maggiore Ruggero Rugge hanno trovato, grazie al lavoro dei vigili del fuoco che hanno dovuto calarsi lateralmente rispetto allo stretto pozzo, anche i calzini della vittima, e un giubbotto che pare molto simile a quello indossato al momento dei suoi ultimi avvistamenti. L’uomo su cui si concentrano le indagini aveva precedenti per furto e reati legati allo sfruttamento della prostituzione. Un personaggio inserito, molto probabilmente, in contesto malavitoso di spessore. Dove i cadaveri vengono fatti sparire per non attirare attenzioni sgradite. E a nord di Monza, è forte e radicata nei decenni la presenza di gruppi di malavitosi di peso, soprattutto tra calabresi e siciliani.
Le analisi forensi
I resti nella villa potrebbero essere di un 40enne scomparso nel 2013