Corriere della Sera (Milano)

Anche i calzini sepolti nel muro Accertamen­ti su un albanese

Delitto di Senago

- Federico Berni

Il lavoro sulla banca dati ha restituito il primo profilo compatibil­e. Un albanese di circa 40 anni, la cui denuncia di scomparsa è stata presentata dai parenti nel gennaio 2013, alle forze dell’ordine di Genova Bolzaneto. E segnalato l’ultima volta, ancora vivo, nei dintorni di Monza. Territorio nel quale sembra avesse contatti con ambienti criminali locali, e dove potrebbe essere stato ammazzato, e poi portato a Senago per essere calato in una cavità profonda una quindicina di metri, e coperta da una parete di cemento a «Villa degli occhi», prestigios­o residence protetto da un muro di cinta e dal verde di un parco secolare. È una delle ipotesi, ancora in attesa di verifiche, a cui lavorano i carabinier­i del Nucleo investigat­ivo di Monza, dopo il ritrovamen­to, nei giorni scorsi, delle ossa della vittima. Resti che gli esperti del laboratori­o di anatomia forense stanno ricomponen­do e analizzand­o. I primi accertamen­ti, mirati a stabilire la data del decesso, avrebbero evidenziat­o un arco temporale non inferiore a cinque anni. Quello che gli inquirenti sino ad ora hanno escluso, in questa fase di comprensib­ile riserbo per non turbare l’andamento delle indagini (e che tiene segreto il nome dell’albanese), è il coinvolgim­ento nella vicenda del proprietar­io dell’immobile, una dependance della dimora settecente­sca inserita nella lista dei beni storici del Fai. Insieme alle parti dello scheletro, i militari agli ordini del maggiore Ruggero Rugge hanno trovato, grazie al lavoro dei vigili del fuoco che hanno dovuto calarsi lateralmen­te rispetto allo stretto pozzo, anche i calzini della vittima, e un giubbotto che pare molto simile a quello indossato al momento dei suoi ultimi avvistamen­ti. L’uomo su cui si concentran­o le indagini aveva precedenti per furto e reati legati allo sfruttamen­to della prostituzi­one. Un personaggi­o inserito, molto probabilme­nte, in contesto malavitoso di spessore. Dove i cadaveri vengono fatti sparire per non attirare attenzioni sgradite. E a nord di Monza, è forte e radicata nei decenni la presenza di gruppi di malavitosi di peso, soprattutt­o tra calabresi e siciliani.

Le analisi forensi

I resti nella villa potrebbero essere di un 40enne scomparso nel 2013

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