Bambini allo stadio

LA LEZIONE GRANDE DEI PICCOLI

Vietato ai maggiorenni. Gli adulti non sono in grado di assistere a certi spettacoli. I piccoli saranno 11 mila, per Inter-Sassuolo. Dopo la sanguinosa guerra di InterNapoli, è questa la lezione che si meritano i grandi. Non proprio tutti i grandi: quella minoranza dannata che impone la sua dannazione a tutti gli altri. E tanto per cominciare è questa la prima cosa da specificare bene, per sbaraccare dal singolare spettacolo il peso opprimente della retorica stupidotta: il simbolico messaggio morale non è rivolto ai tifosi, perché anche i tifosi adulti sanno andare allo stadio restando dentro le righe della serenità, della goliardia e del sano sarcasmo. Il messaggio sarà — sarebbe — per quei professionisti delle tenebre che usano il calcio come uno dei loro attrezzi di sangue e di morte. Premesso che a certa marmaglia si possono impartire mille lezioni senza che ne capisca un’acca, la mossa dell’Inter resta stupenda. Sa di filosofia stoica, con gli dei che infliggono agli uomini prove sempre più difficili per vederli crescere. Gli uomini nerazzurri incassano la tragedia dell’omicidio e il castigo delle curve chiuse rinascendo nella speranza dei bambini. È la reazione giusta. Adesso tocca ai bambini. In passato è successo che proprio loro andassero in curva a insultare gli avversari (Juve multata con 5 mila euro nel 2013). Ma stavolta no, non deve succedere. Vogliamo gustarceli nel pieno della loro felicità spontanea. Prima che crescano e diventino come noi.