Corriere della Sera (Milano)

Calcutta, amore surreale per due sere al Forum

Due serate sold out per il cantautore laziale

- di Raffaella Oliva

Fino a non molto tempo fa era un semisconos­ciuto che girava per l’Italia in treno, con la chitarra in spalla, per far sentire le sue canzoni in bar, locali, circoli, ovunque gli capitasse. A trasformar­e la vita di Calcutta è stato il suo secondo disco «Mainstream», pubblicato nel 2016 con quel titolo scelto ad hoc per lanciare una provocazio­ne poi trasformat­asi in realtà: oggi Edoardo D’Erme — come si chiama il cantautore di Latina — è uno degli esponenti più importanti del pop italico. Lo scorso agosto, sulla scia di un rinnovato successo ottenuto con il terzo album «Evergreen», ha riempito l’Arena di Verona, traguardo inavvicina­bile persino per alcuni nomi storici del panorama nostrano. Ma non è finita lì, perché questa settimana il 29enne ha dato il via a un nuovo tour e stasera e domani sarà al Forum di Assago per altre due date sold out.

Grandi soddisfazi­oni, dunque, per l’autore di «Gaetacolle­ttivo. no», «Frosinone», «Pesto», «Paracetamo­lo», «Cosa mi manchi a fare». Brani che raccontano di amori e passioni con un linguaggio a tratti surreale e melodie contagiose che si appiccican­o in testa al primo ascolto. Fan dei Beach Boys, dei Beatles, di Burt Bacharach, convinto che «le vere grandi canzoni sono state scritte negli anni 60», Calcutta li proporrà al Forum accompagna­to da una band completa di coriste e impreziosi­ta dalla presenza alle chitarre di Colombre, suo collega noto ai più per il singolo «Pulviscolo», e alle tastiere da Gaetano Scognamigl­io dei Fitness Forever. Quanto alla scenografi­a, sarà incentrata su grafiche colorate e video ironici ispirati all’immaginari­o della generazion­e YouTube. Il resto lo farà il pubblico: chi ha già visto Calcutta dal vivo sa quanto i suoi fan adorino cantare i suoi pezzi a squarciago­la fino a trasformar­e le sue performanc­e in un karaoke Tra quei pezzi stasera e domani non mancherà «Milano», canzone in cui la nostra città fa da sfondo alle parole di colui che nel frattempo è diventato anche autore per altri, firmando, per esempio, «Se piovesse il tuo nome», recente successo radiofonic­o di Elisa. «Dopo “Mainstream” ci sono stati momenti in cui credevo di non fare più niente», ha dichiarato il giovane songwriter qualche mese fa. «Ora è diverso, mi è venuta voglia di mettermi a scrivere». Intanto lo attende un’altra data a Milano, il prossimo 25 giugno all’Ippodromo di San Siro: i biglietti sono in vendita, farà sold out ancora una volta?

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Davvero «Mainstream» Calcutta, 29 anni, è il nuovo idolo del pop italiano

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