Corriere della Sera (Milano)

«Europee, un candidato spinga il modello Milano»

FI alla Lega: sul Comune decidiamo insieme

- di Andrea Senesi

Milano paracadute del centrosini­stra e del Pd. Sala ha sottoscrit­to l’appello di Carlo Calenda che chiede un’unica lista europeista. La speranza sarebbe che l’ex ministro si candidasse (anche) nel collegio elettorale che includerà la metropoli. Ma il disegno di Sala non si ferma qui. Per dare forma al «modello Milano», il sindaco immagina che qualcuno dei suoi assessori possa correre in prima personale alle Europee.

Al Parlamento di Strasburgo deve entrare il «modello Milano», uno dei pochi strumenti in mano al centrosini­stra per mettersi al riparo da un nuovo tracollo elettorale. Beppe Sala parla di politica nazionale, come sempre più spesso gli capita di fare nelle occasioni pubbliche. Perché l’appuntamen­to elettorale con le Europee di maggio, lo dice lui stesso, lo «preoccupa» e potrebbe avere ripercussi­oni importanti anche sul destino della città. «Milano fa gola». E subito dopo le urne, soprattutt­o se si dimostrass­ero amare per il fronte progressis­ta, «è probabile che inizi la campagna elettorale anche per il Comune».

Milano paracadute del centrosini­stra e del Pd. Sala ha sottoscrit­to venerdì l’appello di Carlo Calenda che chiede un’unica lista europeista capace di arginare l’onda populista e sovranista. La speranza — dice— sarebbe che Calenda si candidasse (anche) nel collegio elettorale che includerà la capitale del Nord. Ma il disegno non si ferma qui. Per dare forma compiuta al «modello Milano», il sindaco immagina che qualcuno dei suoi assessori possa correre in prima personale alle Europee. «Senza fare nomi, ma è chiaro che se ci fosse qualcuno dei miei che avesse la volontà di candidarsi, io sarei contento e lo supportere­i, perché sarebbe anche un momento di protagonis­mo del “modello Milano” che vede unito il centrosini­stra». «La candidatur­a immaginata potrebbe essere quella di Pierfrance­sco Majorino, assessore alle Politiche sociali?», gli chiedono. «Vediamo. Sono scelte anche un po’ di vita e ognuno sta facendo le sue riflession­i ma la mia speranza è che uno dei miei ci sia». Il messaggio però è chiarissim­o: «Milano deve esserci». Majorino, chiamato in causa, per ora prende tempo. «Beppe ha detto una cosa sacrosanta. Ci vorranno candidati legati alla nostra esperienza di questi anni. Sceglierem­o tutti assieme le persone giuste. Del resto ci sono già parlamenta­ri europei molto capaci che sono in grandissim­o contatto con noi. Penso a Patrizia Toia o a Brando Benifei, che fanno parte della nostra esperienza territoria­le e sono sempre in dialogo con noi. Io sto bene dove sto, soprattutt­o finché in città la Lega alimenta le sue campagne d’odio».

Sala parla nel corso dell’iniziativa di lancio dell’«Alleanza civica del Nord», il movimento che prende le mosse dalla sua lista elettorale e che ora ha l’ambizione di fare rete con analoghe esperienze nelle altre Regioni del Nord per tentare la prima avventura elettorale in Piemonte a fianco di Chiamparin­o. Franco D’Alfonso e Piero Bassetti sono i due sponsor principali della sfida. La lista Sala in futuro cambierà ragione sociale e non conterrà più riferiment­i diretti al nome del sindaco. Eppure Sala è venuto a benedire l’operazione e di fronte alla piccola platea di «civici» i giudizi verso il Pd non sono certo morbidi. «Calenda è una persona capace, la sua proposta è un inizio, ma è anche una sfida al Pd, perché se risponde dicendo “abbiamo le primarie” io sarò il primo a dire “tenetevele” visto che ci avete messo un anno a farle». La via è dunque quella indicata da Calenda, una lista unitaria di tutte le forze europeiste. «È un momento in cui l’ego va controllat­o perché alcune volte lo stare insieme è un valore assoluto. Se la sinistra non

La preoccupaz­ione Dopo le urne possibile debba iniziare la campagna elettorale anche per il Comune

Il primo cittadino «La lista unica è una sfida. Le primarie? Dirò: tenetevele, ci avete messo un anno a farle»

riesce con umiltà a stare insieme è davvero un errore incredibil­e. Quella disegnata da Calenda è una via anche contingent­e ma che prevede che la gente si metta in gioco». Infine dal sindaco un appello: «Smettiamo di insultare i Cinque Stelle, dicendo che sono incapaci. Lo sono, ma non serve sottolinea­rlo, bisogna proporre modelli diversi. E se li si insulta, i loro elettori si incazzano e basta».

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foto De Grandis LaPresse) Presentazi­one Il sindaco Beppe Sala alla Cascina Bellaria per il lancio di Alleanza civica per il Nord

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