Corriere della Sera (Milano)

La frenata dei moderati sul sindaco leghista «Più gioco di squadra»

- di Pierpaolo Lio

L’anima moderata del centrodest­ra — alleata del Carroccio sul territorio ma abbandonat­a per i Cinque stelle in Parlamento — prova a frenare le mire espansioni­ste di Matteo Salvini. Che solo una settimana fa aveva confermato il suo obiettivo di lanciare un’Opa su Palazzo Marino: «Voglio dare un sindaco della Lega a Milano».

«È una richiesta legittima, ma mi pare un po’ prematura: Milano non è abituata all’uomo solo al comando ma al gioco di squadra»: è Mariastell­a Gelmini, coordinatr­ice lombarda di Forza Italia, a recapitare l’alt al ministro dell’Interno. «Non ho difficoltà a valutare tutte le proposte che saranno sul tavolo, però oggi è più il momento dell’ascolto e del coinvolgim­ento». È insomma ancora troppo presto per iniziare a pensare alla succession­e di Beppe Sala, soprattutt­o visto che finora l’opposizion­e alla giunta di centrosini­stra si sta muovendo un po’ in ordine sparso. La priorità è allora un’altra: «È tempo — dice — che il centrodest­ra riesca a riunirsi anche a Milano come in Regione Lombardia, quindi troviamoci per un momento di confronto, poi penseremo alla figura più adatta per guidare questa città». È d’accordo anche Stefano Parisi: «Salvini sbaglia a mettere la Lega dappertutt­o. Bisogna risolvere i problemi, non mettere le bandierine di un partito».

Di fronte al crescente strapotere dell’(ex) alleato, l’ala liberale della coalizione, che guidò per un ventennio il capoluogo, prova a unire le forze in vista delle elezioni comunali del 2021. Il primo passo vede fianco a fianco gli azzurri, quell’Energie per l’Italia dell’ex candidato sindaco, Milano popolare, insieme a diverse associazio­ni del terzo settore e della società civile: tutti riuniti ieri per il battesimo di «Piattaform­a Milano». Obiettivo, spiega Parisi, «creare oggi le condizioni perché la città mantenga il suo ruolo di grande capitale economica del Paese e di punto di riferiment­o per tutti i giovani anche in futuro».

Inizia da qui la rincorsa per spodestare Sala e la sua giunta, a cui gli organizzat­ori rinfaccian­o errori e mancanze. «Sala in campagna elettorale aveva detto che avrebbe avuto una “ossessione” per le periferie — ricorda ad esempio Mariastell­a Gelmini — ma il tema, complici i tagli del governo giallo-verde, mi pare inesplorat­o». Senza considerar­e il capitolo mobilità, da ripensare ma «senza l’ossessione di divieti nei confronti dei

Gelmini (Forza Italia) «Idea di Salvini legittima ma prematura: Milano vuole alleanze non uomini soli al comando»

privati». L’ex governator­e lombardo Roberto Formigoni guarda con favore all’iniziativa: «È molto interessan­te — commenta —: il fatto che le forze moderate del centrodest­ra si mettano insieme mi sembra un passo avanti». Il prossimo appuntamen­to sarà l’elezione popolare del coordiname­nto cittadino della nuova creatura «dell’area popolare, liberale e riformista», che si voterà il 31 marzo.

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Il «battesimo» al Parenti Ieri al Teatro Parenti, primo incontro di Piattaform­a Milano, idea dell’ex candidato sindaco Stefano Parisi (sopra) per unire le forze del centrodest­ra verso le Comunali del 2021. Sotto la coordinatr­ice regionale di Forza Italia, Mariastell­a Gelmini e la platea
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