Vendite giudiziarie
Venere, la super Limousine elettrica: prototipo all’asta per 200 mila euro (con i disegni e il brevetto per produrla)
La prima (e unica) limousine elettrica esistente, Venere — Dna imparentato con Renzo Piano e costo di progettazione da 20 milioni di euro — è arrivata al deposito dell’Istituto vendite giudiziarie del Tribunale. A breve andrà all’incanto partendo da un prezzo base intorno ai 200 mila euro, secondo le prime indicazioni del perito. Una chicca per collezionisti e intenditori. E anche per la Sivag, società che gestisce le vendite da fallimenti, che negli ultimi tempi ha già ceduto all’asta per centinaia di migliaia di euro la Aston Martin del film di James Bond, la Bat mobile usata nella serie tv andata in onda tra il 1966 e il 1968 e persino un jet da 80 posti che aveva trasportato sultani ed era parcheggiato a Linate. Quanto alla Venere, il prototipo aveva fatto ingresso l’anno scorso al salone di Ginevra, attesissima: cinque metri di lunghezza, quattro motori elettrici, batterie agli ioni di litio, telaio in carbonio, velocità massima 250 km/h e autonomia di 500 chilometri. La supercar era stata concepita dall’Idea Institute fondato nel 1978
da Piano e dall’ingegnere Franco Mantegazza. A quel punto si era fatto avanti il gruppo cinese Lvchi, che aveva stretto partnership con Idea impegnandosi a produrre 450 vetture l’anno. I cinesi sarebbero dovuti venire a Torino, nell’ex sede della Carrozzeria Bertone, per aprire una fabbrica di supercar elettriche. Sul piatto c’erano 40 milioni di investimenti, metà per la produzione e metà per ricerca e sviluppo. Alla fine Lvchi si sfilò dall’affare. Per i manager di Idea una vera e propria «truffa aggravata» che ha portato alla dichiarazione di fallimento, a gennaio. Tutti i beni, incluso il prototipo della Venere, sono stati presi in consegna dal Tribunale. Insieme alla Venere, la Sivag batterà all’asta i progetti, i disegni e il brevetto: «Tutto quello che potrebbe servire a riprendere la produzione — dice Albino Bertoletti, che guida la società —. Se mai qualcuno intendesse farlo».