Corriere della Sera (Milano)

«Aiuta l’effetto Greta Più incentivi fiscali alla mobilità dolce»

- P. Lio

«L’ambientali­smo non è dire “No”: vuol dire invece usare in modo razionale le risorse e avere il coraggio di osare». Enrico Fedrighini, 59 anni, è uno dei volti storici dei Verdi milanesi. Un passato di consiglier­e comunale e provincial­e, tra i promotori dei referendum ambientali­sti del 2011, è oggi assessore al Municipio 8 e candidato con «Europa Verde».

Partiamo dal «caso Civati»: il leader di Possibile ha fatto un passo indietro. Sostiene ci sarebbero due nomi in lista vicino all’estrema destra. Quanto può influire questa vicenda?

«Niente. È stato un suo infortunio». Altra questione: come mai non correte con il Pd?

«Fossimo a livello locale, avrei sbranato chiunque avesse prospettat­o soluzioni diverse dall’idea di stare col centrosini­stra. Ma queste sono elezioni europee e il gruppo dei Verdi ha lo stesso programma in ogni singolo Paese. Il problema quindi non è ottenere un seggio, ma portare avanti temi ben definiti e comuni».

A proposito di seggi, c’è la soglia del 4 per cento, la supererete?

«Secondo me è raggiungib­ile e, anzi, è ampiamente superabile. Il nostro è davvero “il” voto utile, per il futuro».

Quanto può aiutare l’«effetto Greta Thunberg», la giovane attivista svedese che sta mobilitand­o le giovani generazion­i sui temi dell’ecologia?

«Di sicuro ci aiuta: finalmente si parla tutti i giorni di temi ambientali. Il problema è però il “giorno dopo”: questi sono argomenti che non devono tornare nel dimenticat­oio dopo le elezioni».

Dalla Zona 8 a Bruxelles: è un grande salto.

«Io porto la mia esperienza di uomo concreto. Perché ci sono molto cose che si possono fare subito, a costo zero. Serve solo coraggio. Nel mio Municipio siamo riusciti a ottenere la prima centrale di teleriscal­damento a impatto zero in Italia: è interrata e sopra abbiamo creato un parco pubblico. I lavori sono stati ripagati dai risparmi sulle opere di insonorizz­azione, che con questa soluzione non servono. E sempre con A2A stiamo realizzand­o il primo “Municipio fotovoltai­co”: un impianto da 150mila chilowatto­ra sulla sede dell’istituzion­e».

E in Europa cosa si potrebbe fare?

«Tre cose: incentivar­e l’agricoltur­a biologica, incentivar­e con politiche fiscali la mobilità sostenibil­e e potenziare la ricerca per riconverti­re pezzi d’industria a forte impatto ecologico».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy