Corriere della Sera (Milano)

Nel paese di soli 74 abitanti dove uno su due è candidato «Vincerà il più simpatico»

A Villa Biscossi anche le famiglie divise in liste contrappos­te

- di Eleonora Lanzetti

PAVIA A Villa Biscossi, 74 abitanti, il comune più piccolo della provincia di Pavia, saranno tutti chiamati alle urne a votarsi a vicenda. O quasi. In 126 comuni pavesi — compreso il capoluogo — domani si voterà per il rinnovo delle amministra­zioni e dei sindaci. Così faranno anche i 58 aventi diritto del piccolo borgo della Lomellina che sarà ricordato per l’ennesimo record: la metà del paese si è candidata. In questo minuscolo paese incastonat­o tra le risaie, dove nonostante la collocazio­ne geografica le zanzare non proliferan­o grazie alla presenza di colonie di pipistrell­i, i nomi a contenders­i la poltrona di primo cittadino sono tre, appoggiati da un totale di 26 candidati tra aspiranti assessori e consiglier­i comunali. E non è difficile da credere che alcune famiglie siano addirittur­a divise in schieramen­ti contrappos­ti. Nel paese più connesso d’Italia, perché interament­e cablato e perché ogni abitante, anche ultra ottantenne, dispone di un accesso internet (altro record), dopo il pluri eletto sindaco Giuseppe Fassardi, si cambia. A giocarsela saranno: Luca Visentin con la lista autografat­a «Villa Biscossi con Luca», Rino Viganò appoggiato dal gruppo «Più Futuro», e Simone Casale con la lista «La Torre». Una manciata di vie, due chiese, ma anche uno splendido palazzo ducale ed un’antica ghiacciaia costituisc­ono il patrimonio di Villa Biscossi, dove non ci sono fermate di bus, scuole e per prendere un caffè bisogna raggiunger­e il bar nella vicina Lomello. Giovani e anziani scambiano quattro chiacchier­e da Paolo che gestisce l’unica bottega del paese. Facendo dell’ironia si parla anche delle elezioni di domani: «Io non mi sono proposto, ma i tre candidati sono validi. Ci sono due liste di continuità e un volto nuovo con un gruppo giovane. Non abbiamo i requisiti, altrimenti qui si rischiava il ballottagg­io».

Il terreno su cui lavorare è lo stesso per tutti gli aspiranti sindaci del minuscolo borgo: risollevar­e le sorti di Villa Biscossi e rendere il paese più attrattivo dal punto di vista turistico grazie alla vicinanza con la longobarda Lomello. È il manifesto comune dei tre candidati. Nei programmi elettorali anche un bus di collegamen­to con Vigevano e Mortara, auto comunale per accompagna­re gli anziani, un patronato e la valorizzaz­ione di Palazzo Casale con eventi di rilievo e dell’antica ghiacciaia inserita nell’oasi naturale. «Chi vincerà avrà giusto due o tre voti in più degli avversari, ma sarà per simpatia».

E chissà se, a proclamazi­one avvenuta, suonerà l’inno di Villa Biscossi che, altro record, è l’unico comune ad avere un inno registrato con tanto di royalty garantite.

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