Soccorre un vicino nell’incendio: entrambi sono gravissimi
Uomo avvolto dalle fiamme, l’intervento di due amici in un’abitazione a Cinisello. Non è esclusa l’origine dolosa
Prima le urla, poi i rumori di vetri infranti a terra, e un denso fumo nero che si infiltra da sotto la porta di ingresso. Sono le 23 di mercoledì, quando la quiete di una serata tra amici in un appartamento al terzo piano di uno stabile popolare al 3 di viale Friuli, a Cinisello Balsamo, viene bruscamente interrotta da quanto sta accadendo nella casa a fianco. I due corrono per aiutare, entrano, e si trovano davanti a un uomo completamente avvolto dalle fiamme. Ma, nel tentativo di spegnerlo, l’incendio divampa addosso anche ad uno dei soccorritori. Alla fine, il bilancio è di due persone trasportate in gravissime condizioni a Niguarda e al San Gerardo di Monza. Uno, Maurizio B., ha 55 anni e vive solo nel palazzo di otto piani gestito dall’Aler nel popoloso quartiere Crocetta, zona di casermoni e «palazzi alveare» affacciata su viale Fulvio Testi. L’uomo ha riportato ustioni gravi su gambe, braccia e torace.
L’altro, Martino I., è un operaio 58enne, sposato e residente ad Arcore, in Brianza. In quei drammatici momenti era ospite del vicino di casa della prima vittima del fuoco. Il vicino ha moglie e due figli ed rimasto intossicato dalle esalazioni nocive. Invece le lesioni, per Martino I., l’ospite, hanno interessato il 90% del corpo: il suo è stato un gesto di altruismo che rischia di pagare con la vita. Le indagini dei carabinieri di Sesto San Giovanni attendono la relazione dei Vigili del fuoco per capire le cause del rogo. La possibilità che si sia trattato di un gesto doloso non è ancora esclusa del tutto, ma nel corso delle ore è andata in secondo piano rispetto a quella per cui sarebbe stato Maurizio C. a causare da solo l’incendio, anche se non è chiaro se per cause accidentali o volontariamente. Quest’ultimo conduce una vita appartata e alcuni condomini sostengono che sia solito lasciarsi andare a comportamenti bizzarri, soprattutto in orari notturni. Difficile capire cosa possa essere successo. Quello che i carabinieri hanno potuto riscontrare è che le fiamme hanno interessato soltanto l’ingresso del piccolo appartamento del cinquantottenne.
Il fumo, però, ha cominciato a propagarsi molto in fretta e pericolosamente lungo gli stretti corridoio della Scala B., abitata anche da molti bambini. Provvidenziale, in questo senso, è stato l’intervento dei due uomini, che sono riusciti a contenere il fuoco, evitando un potenziale disastro. Ma ora uno di loro lotta per non morire in un letto d’ospedale.