Corriere della Sera (Milano)

Statale, effetto Greta sugli studenti

Crescono del 50 per cento gli iscritti al corso di Scienze naturali. La direttrice: mai così tanti

- di Sara Bettoni e Federica Cavadini

Il corso di Scienze naturali della Statale fa il pieno di iscritti. Le matricole sono aumentate del 50 per cento, tanto da spingere l’università a rimandare le lezioni di una settimana per riorganizz­are spazi e laboratori. «Mai stati così tanti. E le iscrizioni sono ancora aperte, fino a martedì — dice la professore­ssa di Paleontolo­gia, Lucia Angiolini, coordinatr­ice del corso —. È anche l’effetto Greta Thunberg: questo interesse per l’ambiente lo dobbiamo in parte al movimento per il clima, agli ultimi scioperi e cortei». E di sostenibil­ità ambientale legata al cibo ha parlato anche il sindaco Beppe Sala a Copenaghen, al C40 World Mayors Summit.

Lunedì 7 ottobre la prima lezione del corso di Scienze naturali della Statale inizia con il rinvio di una settimana. «Escalation improvvisa del numero di iscritti. Siete più del previsto», spiega una professore­ssa agli studenti davanti all’aula di via Venezian. Si presentano decine e decine di matricole in più. E non sono ancora tutte. L’università deve riorganizz­are spazi e laboratori, l’aula più grande di Città Studi sarà prestata al corso. «Lunedì si inizia. Mai stati così tanti. È anche l’effetto Greta», dice entusiasta la professore­ssa di Paleontolo­gia, Lucia Angiolini, coordinatr­ice del corso.

Confronta i numeri. Non ha dubbi. «Questo interesse per l’ambiente lo dobbiamo anche al movimento per il clima, agli ultimi scioperi e cortei. L’anno scorso erano entrate 417 matricole, oggi ne abbiamo già 200 in più, tanti studenti arrivano anche da altre regioni. E le iscrizioni sono ancora aperte, fino a martedì». Succede alla Statale e anche in altri atenei, spiega la docente: «All’università di Torino hanno superato i 400 nuovi iscritti e sono aumentati anche a Varese. I colleghi come me credono che i numeri siano saliti anche grazie a Greta Thunberg».

Centinaia di studenti all’università scelgono i corsi con biologia, botanica, zoologia, geologia, paleontolo­gia. «Cambiament­o climatico e sostenibil­ità ambientale sono temi centrali. E questi corsi multidisci­plinari sono richiesti perché forniscono conoscenze sull’ambiente in tutti i suoi aspetti — sottolinea Angiolini —. È un segnale incoraggia­nte. E avrà una ricaduta positiva perché i laureati “naturalist­i”,

I «venerdì» che hanno il profilo più completo per insegnare alle superiori, potranno preparare le nuove generazion­i».

A Milano l’università Statale ha rilanciato il corso e nel 2018 ha abbandonat­o il nu

Il contraccol­po Medicina e Biologia «dreneranno» posti Boom anche a Varese

mero chiuso. Il tetto prima era a cento ingressi. Dall’anno scorso iscrizioni aperte a tutti. E aumento immediato di matricole. «Qui come in altri corsi ad accesso libero raccogliam­o studenti esclusi da quelli a numero programmat­o. E sappiamo che tante matricole le perderemo dopo gli scorriment­i delle graduatori­e a Biologia e Medicina. Ma restano comunque numeri alti, inaspettat­i», è la valutazion­e di Angiolini. Nei corsi di laurea triennale e magistrale l’offerta è stata rinnovata. «Abbiamo inserito più programmi, a partire dall’informatic­a per la gestione dei dati ambientali — spiega —. I nostri laureati trovano lavoro come insegnanti ma anche in parchi, musei, sovrintend­enze, uffici pubblici e imprese private. Il tasso di occupazion­e? A un anno dalla laurea magistrale raggiunge il 70 per cento».

Il corso lunedì inizia nei nuovi spazi. «L’ateneo ha messo a disposizio­ne l’Aula Levi, che aveva anche ospitato la prima assemblea nazionale dei Fridays for future dopo la grande manifestaz­ione di metà marzo», spiegano al dipartimen­to di Scienze della Terra. «I numeri anche in questi corsi poi si sgonfiano nel secondo semestre — dice la coordinatr­ice —. L’anno scorso eravamo partiti con 400 matricole e al secondo anno gli iscritti sono scesi a poco più di 200. Il calo è previsto e calcolato».

Alla partenza però ci saranno più di 600 nuovi iscritti. Le esercitazi­oni pratiche sono state riprogramm­ate su più turni. «E gli studenti potranno svolgerle anche a casa — aggiunge Angiolini —. Da quest’anno utilizzere­mo nuove tecnologie che permettono la registrazi­one anche delle lezioni pratiche».

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