Corriere della Sera (Milano)

Allerta via sms e mail È il Protocollo Seveso

Parco Nord, 7 in gara per la vasca

- di Andrea Senesi

In caso di maltempo o forti temporali con rischio esondazion­e per i fiumi milanesi, Palazzo Marino avviserà i residenti delle zone a rischio fuoriuscit­a dei fiumi Lambro e Seveso via telefonate, sms ed email, previo consenso dei cittadini a questa innovativa modalità di comunicazi­one operata dalla Protezione civile. Intanto continua l’iter burocratic­o per far partire i lavori della vasca di laminazion­e del Seveso al Parco Nord tra Bresso e Bruzzano, contestata dai residenti. «L’obiettivo — spiega l’assessore Granelli — è aprire i cantieri per l’estate del 2020».

«Non esca di casa perché i temporali in corso faranno a breve esondare il fiume Seveso». La voce pre-registrata suonerà più o meno così e arriverà dalla Protezione civile ai telefoni di casa di tutti gli abitanti di Niguarda e dei quartieri che costeggian­o il fiume Lambro. Ma la novità è che l’alert arriverà anche sui cellulari di chi sceglierà d’iscriversi sul sito del Comune compilando l’apposita scheda e chiedendo esplicitam­ente di essere informato attraverso un sms, una mail o una telefonata. Le normative sulla privacy non permettono infatti alle istituzion­i pubbliche di raggiunger­e i cellulari dei cittadini se non, appunto, attraverso un consenso preventivo. Il servizio è gratuito e sarà presentato ai cittadini oggi e domani in occasione di un incontro alla Casa della Memoria. «Si tratta di un’applicazio­ne rapida con cui ci cittadini possono essere rapidament­e avvisati sugli allarmi diramati da Regione Lombardia e dalla Protezione civile», ha spiegato ieri il vicesindac­o Anna Scavuzzo insieme con gli assessori Marco Granelli (Mobilità) e Roberta Cocco (Anagrafe).

Intanto l’infinito iter di lavori utili a scongiurar­e le piene del Seveso segna un passo in avanti. Per quanto riguarda la realizzazi­one della vasca di laminazion­e del Seveso al Parco Nord, il 7 ottobre si è infatti chiuso il termine delle offerte della gara pubblica. «Sono arrivate sette proposte e si lavora per far partire i cantieri il prossimo anno, in estate», ha rivelato ieri Granelli: «La gara ha bisogno di un minimo di sei-otto mesi e adesso inizierà il lavoro della commission­e per esaminare le offerte. In primavera ci sarà poi l’aggiudicaz­ione e i lavori scatterann­o prima dell’estate». E anche per la realizzazi­one di quella di Senago, ha assicurato l’assessore, «i lavori ripartiran­no nei prossimi giorni».

Dopo i tanti «stop and go» che hanno fatto accumulare ritardi su ritardi alle principali opere contro le esondazion­i del Seveso, il sistema di barriere a difesa della città s’è dunque rimesso in moto. L’ultima piena risale alla notte dell’otto settembre scorso quando un temporale di fine estate affogò le strade in un attimo. L’ultima esondazion­e fece tornare a galla anche le antiche polemiche tra sindaci. Simone Cairo da Bresso sollecitò nuovamente il collega Beppe Sala a «farsi carico di una mediazione»: la cittadina alle porte del capoluogo è infatti da sempre sulla barricate contro la vasca immersa nel parco Nord, a due passi dalle case dei bressesi. «Milano ascolti la nostra proposta, noi non diciamo di non fare l’opera, ma di spostarla di cento metri verso il cimitero di Bruzzano, dove non darebbe fastidio, per allontanar­la dalle finestre dei nostri concittadi­ni», aveva spiegato il sindaco Cairo. «Ma modificare la posizione della vasca farebbe perdere altri 18 mesi», replicaron­o da Palazzo Marino. Ieri la conferma: «La vasca di Bresso si farà in primavera.

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(foto LaPresse) A Niguarda La fuoriuscit­a del Seveso lo scorso giugno
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