L’illustrazione ieri, oggi e domani
Al via a Base Milano la nuova edizione del festival «Paw Chew Go» In programma incontri laboratori e un’asta finale Scarabottolo tra gli ospiti
L’immagine è diventata linguaggio al pari della scrittura. Tutti pensano di saper maneggiare (più o meno bene) le parole, quasi tutti (professionisti esclusi) sono convinti di avere grandi difficoltà nel tenere la matita in mano. «A volte saper disegnare può quasi essere un impedimento davanti al foglio bianco», dichiara semiserio Guido Scarabottolo, 72 anni, grande maestro dell’illustrazione italiana (editori, musei, la Rai, Italia, estero: lo hanno cercato tutti). Oggi e domani si tiene a Base Milano «Paw Chew Go» (è un gioco di assonanze, si pronuncia paciugo), il festival dedicato all’illustrazione. Nel primo pomeriggio di oggi Scarabottolo tiene un lungo laboratorio, tre ore («mi sono tenuto lungo per prudenza, al limite ci divertiamo un po’ di più»), rivolto non solo a chi ha già buona dimestichezza con forme e colori. «Eliminare quella resistenza interna che blocca la matita è uno degli obiettivi», fa sapere lui.
Il festival ha due palchi, uno riservato alle presentazioni di libri e opere, l’altro per i professionisti della comunicazione visuale (un nome su tutti, l’agenzia di web design Accurat, fresca di apertura a NY); un mercato con oltre cento illustratori (si acquista direttamente da loro, senza intermediari); un piccolo cinema dove seguire gli ultimi corti di animazione e una serie di workshop, con una proposta anche per i piccoli. «È una chiamata al divertimento nel mondo dell’immagine, ci auguriamo catturi l’attenzione dei giovani e di chi ama l’arte ma non si è mai avvicinato all’illustrazione», fa sapere uno dei fondatori, Federico Demartini.
A Paw Chew Go si incontrano autori che hanno fatto la storia del settore e la nuova generazione. Come Luca Barcellona, che arriva dalla street art e ha un lettering richiesto in tutto il mondo (sold out il suo workshop di calligrafia). O come Giordano Poloni, riconoscibile per il tratto che ricorda Hopper, una lunga lista di premi internazionali e di clienti («The Guardian», «The NY Observer», Rizzoli). «Porto una selezione di nuovi lavori, dove l’aspetto pittorico è più in evidenza, e mi cimento in una battle con Elisa Lipari, un paio di ore al lavoro dal vivo, davanti al pubblico», racconta. Gran finale domenica con l’asta, battuta da Roy Paci, a favore di Mediterranea Saving Humans: fra gli artisti che hanno donato un’opera ZeroCalcare, Franco Matticchio, Olimpia Zagnoli e lo stesso Scarabottolo.
L’allestimento
Due palchi per ospitare presentazioni, un cinema e una fiera con oltre cento artisti