Con le Giornate d’Autunno il Fai apre al pubblico tesori antichi e icone moderne
Grazie alle Giornate del Fai un weekend alla scoperta di edifici storici e moderni solitamente inaccessibili
La parte del leone la fanno le Giornate di Primavera che a marzo 2020 spegneranno ventisette candeline e vantano numeri da record (770mila visitatori nella passata edizione); ma le Giornate Fai d’Autunno non sono da meno. Anno dopo anno l’iniziativa a cura dei Gruppi Fai Giovani è lievitata sia in termini di luoghi resi accessibili sia per volontari coinvolti e visitatori attratti (56mila nel 2018).
Oggi e domani la manifestazione coinvolgerà ben 260 città in tutta Italia, aprendo i battenti di 700 luoghi solitamente inaccessibili di cui 89 nella sola Lombardia, dove sono fruibili anche 14 itinerari a tema. E a Milano? «In città assisteremo ad alcune aperture straordinarie», racconta Andrea Rurale, presidente refirmata gionale Fai Lombardia e Capo Delegazione Fai Milano, «come la Casa degli Artisti e il rifugio antiaereo lungo il Naviglio Pavese». La prima, edificata nel 1909 per volere dei fratelli Bogani, è una palazzina razionalista testimone nell’arco degli ultimi cent’anni di alterne fortune e che, dopo una profonda ristrutturazione, tornerà a essere punto di riferimento per gli artisti che, dal 2020, vi troveranno un centro di residenza, spazi di lavoro, supporto concreto per la realizzazione e l’esposizione dei propri progetti. Il rifugio antiaereo è stato invece edificato nel 1940 lungo il Naviglio Pavese per offrire riparo ai dipendenti pubblici del servizio idrico milanese. Chi volesse visitarlo vivrà un’esperienza unica a 3,5 metri sotto il livello stradale (obbligatorio indossare caschetto protettivo fornito sul posto e scarpe antiscivolo).
Molti gli edifici storici visitabili nel weekend: il palazzo Melzi d’Eril, oggi sede della Fondazione Cariplo, appena ristrutturato, l’Umanitaria, con i suoi splendidi chiostri, Palazzo Edison, con le cupole vetrate tra le più grandi al mondo, il palazzo storico della Banca Lombarda oggi sede di Ubi Banca, il palazzo degli Uffici Finanziari di via Manin oggi sede dell’Agenzia delle Entrate. «Non solo passato però» precisa Andrea Rurale, «ma anche tanti esempi della Nuova Milano come il quartier generale di Coima a Porta Nuova, con l’adiacente Biblioteca degli Alberi, la Fondazione Feltrinelli in viale Pasubio dallo studio Herzog & de Meuron, il Palazzo della Regione Lombardia, inaugurato nel 2011 dove al 39esimo piano sarà esposta una riproduzione del celebre Aliante di Leonardo da Vinci».
In continua crescita sono anche le visite in lingua straniera come racconta Alice Cavallaro, Delegata Fai Ponte tra culture: «Sono volte a sviluppare un senso di appartenenza al nostro patrimonio artistico negli stranieri che hanno scelto di vivere in Italia. Così molti luoghi avranno Ciceroni d’eccezione che racconteranno i tanti tesori nostrani in arabo, spagnolo, francese, tedesco, russo, ucraino e cinese».