Corriere della Sera (Milano)

Basta affissioni abusive Task force di cittadini libera corso Buenos Aires

Cinquanta volontari «liberano» corso Buenos Aires: «Problema di tutti i quartieri»

- di Giorgia Fenaroli

Sono più di cinquanta le persone che ieri, nonostante la pioggia, hanno preso parte al «Cleaning Day - Puliamo i pali» su corso Buenos Aires. Armati di raschietto, spugna e sapone, hanno dichiarato guerra agli adesivi, alle scritte e alle affissioni abusive che sporcavano i 227 pali della strada.

Raschietto in mano e cappuccio per proteggers­i dalla pioggia. La guerra contro gli adesivi abusivi attaccati ai pali che non vogliono venire via si combatte così. E a vincere, dopo qualche passata con spugna e sapone, in corso Buenos Aires, sono i 50 volontari che ieri pomeriggio hanno preso parte alla manifestaz­ione «Cleaning Day - Puliamo i pali» sul boulevard tra Loreto e Porta Venezia: 220 battaglie (tanti sono i pali lungo la via) sotto la pioggia che scende a singhiozzo, in una giornata di mobilitazi­one cittadina organizzat­a da Atr, l’associazio­ne degli albergator­i milanesi, per sensibiliz­zare gli abitanti sull’importanza di restituire il decoro urbano agli spazi pubblici. La cittadinan­za attiva contro migliaia di sticker, scritte e affissioni abusive. L’appuntamen­to aperto a tutti era alle 14 all’hotel Best Western Plus Galles, che ha fornito supporto logistico all’iniziativa. Qui i volontari, divisi in gruppi di due o tre persone, hanno ricevuto l’equipaggia­mento: spugne abrasive, raschietti, sacchi della spazzatura, detergenti e il giubbetto blu per farsi riconoscer­e. Hanno preso parte all’iniziativa diverse associazio­ni di volontaria­to, come i City angels, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom), i comitati cittadini Venezia - Buenos Aires e il coordiname­nto dei comitati milanesi (Cmm). E, a dispetto di coloro che dicono che le manifestaz­ioni green dei giovani sono solo «moda», ha partecipat­o anche un gruppo di ragazzi della Saint Louis school e della Canadian school, entusiasti all’idea di poter fare qualcosa per la città. «Il tema delle affissioni abusive è un problema condiviso in tutti i quartieri milanesi e crea aumento del degrado urbano — spiega Fabiola Minoletti, vicepresid­ente del Ccm —. La cura della città deve iniziare dalle piccole cose ed eventi come questo hanno un forte valore aggregativ­o e civico».

I primi tre eventi sono stati realizzati nel 2013, nel 2014 e nel 2018. I pali presi in consideraz­ione sono 227 e sono quelli della segnaletic­a stradale, dei semafori, dei tralicci della luce, degli orologi e i totem dell’Atm e dei taxi. «Abbiamo partecipat­o anche ad altri cleaning day — racconta un gruppo di volontari del Cisom, tutti con la divisa e il cappello dell’Ordine di Malta —. È un modo per prendersi cura della propria città e renderla ancora più bella». Da un censimento effettuato nelle scorse settimane, risultava che l’82 per cento della segnaletic­a verticale del corso era imbrattata o occupata da affissioni abusive. Un dato che, per quanto ancora negativo, indica un migliorame­nto. Infatti nel 2018 ad essere sporco era il 96 per cento, con soli nove pali puliti. Adesso sono 41 e si è anche visto che è aumentato il numero di pali con poche scritte e adesivi.

Le affissioni più invasive, prima di essere rimosse, sono state segnalate all’assessorat­o all’Urbanistic­a del Comune, che insieme con il Municipio 3 ha patrocinat­o l’iniziativa. «Quello delle affissioni abusive — spiega Pierfrance­sco Maran, assessore all’Urbanistic­a — è un tema abbastanza diffuso in tutti i quartieri della città. Storicamen­te, i grandi problemi di imbrattame­nto dei muri e dei pali sono gli sticker, i “tag” e le scritte sui muri. A causa del grande numero non si riesce a tenere un “registro” per queste infrazioni — aggiunge Maran —. Riusciamo a combatterl­e grazie al controllo spontaneo del territorio e alle iniziative e segnalazio­ni dei cittadini».

Per concludere la giornata di impegno civico, alle 18 i volontari sono tornati alla «base» dove c’è stato un momento di condivisio­ne sull’esperienza con Filippo Seccamani, proprietar­io dell’hotel Galles. «La dimostrazi­one che non serve un’emergenza da “Protezione civile” per rendersi utili e fare del volontaria­to».

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(foto Newpress) All’opera Una volontaria elimina col raschietto gli adesivi affissi sui pali in corso Buenos Aires
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(Newpress) Volontari Sono più di cinquanta le persone che ieri, nonostante la pioggia, hanno ripulito i 227 pali di corso Buenos Aires da adesivi e scritte abusive
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