Corriere della Sera (Milano)

Imprendito­re assassinat­o a Santo Domingo

Contro di lui sparati diversi colpi di pistola. Interrogat­o il socio italiano

- Di Barbara Gerosa

Lecco L’ultima videochiam­ata da Santo Domingo poche ore prima del brutale omicidio. Aveva telefonato alla figlia, Michela, che vive a Sondrio con la madre per farle gli auguri di compleanno. Era sereno. Dopo aver lasciato la Valtellina ormai diversi anni fa, si era costruito una nuova vita oltreocean­o, proprietar­io di diversi locali e negozi tra Andreas e Boca Chica. E proprio mentre stava andando in uno di questi è rimasto vittima di un agguato: colpito da diversi proiettili calibro 9 esplosi da due auto che si sono affiancate alla sua vettura. Nicola Gerosa, 57 anni, è stato ucciso in uno dei luoghi più pericolosi e più belli della Repubblica Dominicana: Boca Chica, a trenta chilometri dalla capitale Santo Domingo, mare cristallin­o, sabbie bianchissi­me, la strada principale, Calle Duarte, un susseguirs­i di ristoranti e attività commercial­i.

Qui, poco prima delle 23 di venerdì sera, si stava dirigendo per andare al suo «Piano Bar», locale di tendenza sempre affollato, quando in via Juan Bautista Vicini, è stato affiancato da due auto. Era al volante di una Mitsubishi grigia, accanto la compagna, Yenifer Clamont, dominicana. L’imprendito­re di origini valtelline­si è stato colpito da diversi colpi di pistola. Un’azione fulminea. I killer si sono dileguati nel nulla. Inutile la corsa in ospedale: troppo gravi le ferite d’arma da fuoco. Illesa la donna che si trovava con lui. Il cadavere è stato portato all’Istituto nazionale di scienze forensi a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a.

Ascoltato dalla polizia in queste ore il socio in affari, un altro italiano, Cristian Besana, 42 anni. A presentars­i in Questura a Sondrio per raccontare cosa era accaduto, è stata proprio la figlia Michela, 22 anni, con cui l’uomo, nato e cresciuto a Sondrio prima di trasferirs­i a Santo Domingo, era sempre rimasto in contatto. Sotto choc, quasi incapace di parlare, la ragazza ha detto di averlo sentito la sera prima:

nulla poteva lasciar presagire l’agguato mortale, su cui si sta cercando di fare luce. Non è chiaro se si sia trattato di una rapina. L’ambasciata d’Italia nell’isola caraibica, in stretto raccordo con la Farnesina, segue con massima attenzione il caso ed è in contatto con i famigliari per prestare ogni possibile assistenza. Le giovane e la madre sarebbero partite per Roma per accelerare le pratiche di rimpatrio della salma.

«Nicola era simpatico e corretto», i commenti in rete di chi frequentav­a il locale dell’imprendito­re assassinat­o. Si tratta del secondo italiano ucciso in meno di una settimana a Boca Chica. Un pensionato sardo, Piero Testoni, è stato trovato morto nel letto dell’abitazione dove trascorrev­a diversi mesi l’anno: nudo, con mani e piedi legati. Fermata una donna del posto che aveva una relazione con l’anziano. Insieme a due complici avrebbe freddato il compagno per poi scassinare la cassaforte.

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Espatriato Nicola Gerosa aveva 57 anni
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