Linate hi-tech Radiografia 3D per i bagagli
Ieri 20 mila passeggeri, oggi prova del fuoco con 250 movimenti. «Siamo pronti»
La prima partenza dalla pista completamente rifatta, il primo imbarco dei passeggeri attraverso il prefabbricato provvisorio, il primo utilizzo del nuovo e sofisticato sistema di gestione e smistamento dei bagagli da stiva. Ecco la nuova vita dell’aeroporto di Linate. Attesa oggi per la «prova del fuoco».
Con il decollo del volo Lufthansa per Francoforte, alle 6.36 di ieri mattina, l’aeroporto di Linate ha completato la fase riapertura dopo tre mesi di stop per lavori. Una ripresa delle attività che ha registrato almeno tre prime volte. La prima partenza dalla pista completamente rifatta (l’Airbus A320neo della compagnia tedesca), il primo imbarco dei passeggeri attraverso il prefabbricato provvisorio (proprio quelli del collegamento per Francoforte, usciti dal gate A6) e il primo utilizzo del nuovo e sofisticato sistema di gestione e smistamento dei bagagli da stiva.
Quello di ieri è stato un giorno di rodaggio completo e senza intoppi. «Sta andando tutto bene», spiegava ieri mattina Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa. «Eravamo preparati a eventuali problemi dopo la pausa». «Non escludiamo che nei primi giorni possa essere un imprevisto o qualcosa da mettere a punto, ma noi siamo pronti», ha proseguito Brunini. «È bello rivedere l’aeroporto in vita e piena di passeggeri dopo tre mesi».
Ma è lo stesso amministratore delegato a sottolineare che quella di ieri è stata «una normale domenica di fine ottobre con una stima di circa 20 mila passeggeri con un centinaio di voli in partenza e altrettanto in arrivo». La piena operatività del «Forlanini», scalo a vocazione business, si avrà da oggi con circa 250 movimenti tra partenze e arrivi e oltre 33 mila posti offerti, secondo le stime del Corriere sulla programmazione ufficiale. La maggior parte dei flussi sarà operata da Alitalia che nell’impianto detiene i due terzi degli slot.
Mentre i lavori nel terminal proseguono — si dovrebbero concludere nel marzo 2021 con l’introduzione anche della tecnologia biometrica — gli occhi sono puntati sul «Baggage handling system», l’impianto di gestione delle valigie che a Linate è nuovo di zecca. Costato 10,9 milioni di euro e fornito da uno dei colossi mondiali in materia, il sistema — chiamato «HiScan 10080 Xct» — è così sofisticato che esegue una vera tac ai bagagli destinati in stiva riconoscendo anche la presenza di materiale esplosivo.
Sullo schermo dell’operatore il contenuto compare ad alta risoluzione e in 3D. Nelle specifiche tecniche la società internazionale spiega che gli algoritmi di rilevamento sono intercambiabili e quindi il bagaglio viene «processato» secondo la destinazione e il relativo livello di rischio.
L’impianto ha una velocità del nastro di mezzo metro al secondo e questo consente di analizzare fino a 1.800 valigie all’ora (ma a Linate il massimo di giornata di solito si aggira sulle 1.200). Se all’interno il contenuto risulta «pulito» il trolley viene poi portato nei caroselli e depositato nelle stive dei velivoli. Se, invece, l’impianto individua un contenuto sospetto o dalla forma indefinita allora il bagaglio viene deviato per ulteriori approfondimenti fino all’apertura fisica davanti al proprietario. La lunghezza complessiva dei rulli è di 7,5 chilometri così da dare il tempo sufficiente agli addetti di prendere la giusta decisione.