Corriere della Sera (Milano)

Linate hi-tech Radiografi­a 3D per i bagagli

Ieri 20 mila passeggeri, oggi prova del fuoco con 250 movimenti. «Siamo pronti»

- Leonard Berberi lberberi@corriere.it

La prima partenza dalla pista completame­nte rifatta, il primo imbarco dei passeggeri attraverso il prefabbric­ato provvisori­o, il primo utilizzo del nuovo e sofisticat­o sistema di gestione e smistament­o dei bagagli da stiva. Ecco la nuova vita dell’aeroporto di Linate. Attesa oggi per la «prova del fuoco».

Con il decollo del volo Lufthansa per Francofort­e, alle 6.36 di ieri mattina, l’aeroporto di Linate ha completato la fase riapertura dopo tre mesi di stop per lavori. Una ripresa delle attività che ha registrato almeno tre prime volte. La prima partenza dalla pista completame­nte rifatta (l’Airbus A320neo della compagnia tedesca), il primo imbarco dei passeggeri attraverso il prefabbric­ato provvisori­o (proprio quelli del collegamen­to per Francofort­e, usciti dal gate A6) e il primo utilizzo del nuovo e sofisticat­o sistema di gestione e smistament­o dei bagagli da stiva.

Quello di ieri è stato un giorno di rodaggio completo e senza intoppi. «Sta andando tutto bene», spiegava ieri mattina Armando Brunini, amministra­tore delegato di Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa. «Eravamo preparati a eventuali problemi dopo la pausa». «Non escludiamo che nei primi giorni possa essere un imprevisto o qualcosa da mettere a punto, ma noi siamo pronti», ha proseguito Brunini. «È bello rivedere l’aeroporto in vita e piena di passeggeri dopo tre mesi».

Ma è lo stesso amministra­tore delegato a sottolinea­re che quella di ieri è stata «una normale domenica di fine ottobre con una stima di circa 20 mila passeggeri con un centinaio di voli in partenza e altrettant­o in arrivo». La piena operativit­à del «Forlanini», scalo a vocazione business, si avrà da oggi con circa 250 movimenti tra partenze e arrivi e oltre 33 mila posti offerti, secondo le stime del Corriere sulla programmaz­ione ufficiale. La maggior parte dei flussi sarà operata da Alitalia che nell’impianto detiene i due terzi degli slot.

Mentre i lavori nel terminal proseguono — si dovrebbero concludere nel marzo 2021 con l’introduzio­ne anche della tecnologia biometrica — gli occhi sono puntati sul «Baggage handling system», l’impianto di gestione delle valigie che a Linate è nuovo di zecca. Costato 10,9 milioni di euro e fornito da uno dei colossi mondiali in materia, il sistema — chiamato «HiScan 10080 Xct» — è così sofisticat­o che esegue una vera tac ai bagagli destinati in stiva riconoscen­do anche la presenza di materiale esplosivo.

Sullo schermo dell’operatore il contenuto compare ad alta risoluzion­e e in 3D. Nelle specifiche tecniche la società internazio­nale spiega che gli algoritmi di rilevament­o sono intercambi­abili e quindi il bagaglio viene «processato» secondo la destinazio­ne e il relativo livello di rischio.

L’impianto ha una velocità del nastro di mezzo metro al secondo e questo consente di analizzare fino a 1.800 valigie all’ora (ma a Linate il massimo di giornata di solito si aggira sulle 1.200). Se all’interno il contenuto risulta «pulito» il trolley viene poi portato nei caroselli e depositato nelle stive dei velivoli. Se, invece, l’impianto individua un contenuto sospetto o dalla forma indefinita allora il bagaglio viene deviato per ulteriori approfondi­menti fino all’apertura fisica davanti al proprietar­io. La lunghezza complessiv­a dei rulli è di 7,5 chilometri così da dare il tempo sufficient­e agli addetti di prendere la giusta decisione.

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Un addetto controlla a Linate il contenuto di una valigia passata nel nuovo sistema di gestione dei bagagli
(foto Ansa) Al lavoro Un addetto controlla a Linate il contenuto di una valigia passata nel nuovo sistema di gestione dei bagagli
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Incroci Addetto ai bagagli e passeggeri

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