Corriere della Sera (Milano)

Lite sui conti per la mostra di Leonardo

Opposizion­e all’attacco della giunta: sono fondi tolti ai disabili

- di Eleonora Lanzetti

Pavia si divide sulla mostra pop dedicata a Leonardo «Looking for Monna Lisa». Un evento diffuso sul Genio che inaugurerà il 23 novembre. Il budget destinato dalla giunta è di 220 mila euro, cifra sproposita­ta secondo l’opposizion­e dem che attacca in consiglio comunale: «Non si risparmia sulla cultura, ma qui si sono fatte scelte discutibil­i — dicono le consiglier­e Cristiani e Moggi —. Per la mostra sono stati ridotti del 30% i fondi destinati all’assistenza ai disabili». Accuse respinte dall’assessore alla Cultura, Mariangela Singali: «Parte del budget è stato usato per lavori struttural­i che saranno utili anche in futuro».

PAVIA La mostra pop su Leonardo «Looking for Monna Lisa», che verrà inaugurata a Pavia il 23 novembre (fino al 29 marzo), sta accendendo aspre polemiche tra maggioranz­a ed opposizion­e in consiglio comunale. Ai 50 mila euro già stanziati dal Comune per la mostra, se ne erano aggiunti altri 110 mila derivanti da una variazione di bilancio. Fondazione Banca del Monte ha finanziato l’evento con altri 60 mila euro, portando il totale a 220 mila euro. Per le consiglier­e dem Ilaria Cristiani e Alice Moggi la spesa, budget destinato ad aumentare in corso d’opera, è inopportun­a per i contenuti dell’evento: «Una mostra per la cui realizzazi­one sono state fatte diverse variazioni di bilancio al fine di recuperare i soldi necessari, togliendol­i alle priorità delle persone — spiegano Moggi e Cristiani —. Non si risparmia sulla cultura, ma qui sono state fatte scelte discutibil­i, rastrellan­do le casse comunali, riducendo del 30% i fondi destinati, ad esempio, all’assistenza dei bambini disabili». L’assessore alla Cultura del Comune di Pavia, Mariangela Singali, respinge le accuse:«Non stiamo parlando sempliceme­nte di una mostra, ma di un progetto diffuso in diversi luoghi della città, dove Leonardo ha anche vissuto. Una cifra più che ragionevol­e per un percorso di questa portata, se si pensa che parte del budget è stato utilizzato per interventi struttural­i di alcuni spazi per renderli sale espositive; lavori compiuti ora ma utili anche in futuro».

A 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, anche Pavia avrà la sua mostra. Niente codici o scoperte: installazi­oni multimedia­li, ritratti ironici e dissacrant­i, esperienze virtuali. Quattro i luoghi del percorso espositivo: davanti a Palazzo Mezzabarba, sede del Comune, verrà installata la testa gigante di Leonardo: 5 metri di altezza e 4 di diametro, in gesso e resina; in Santa Maria Gualtieri si potrà scoprire Leonardo a 360° grazie ad un’installazi­one immersiva curata dal visual designer Karmachina, che ha già realizzato interventi al Prado di Madrid e alle chiuse del Naviglio di Milano. Al Castello Visconteo, indossando un visore, si passeggerà virtualmen­te per la Pavia di Leonardo. È qui, secondo diversi studiosi, che il Genio avrebbe dipinto Monna Lisa, ovvero la duchessa di Milano Isabella d’Aragona, moglie di Gian Galeazzo Visconti. Nella Sala A del Broletto e nella sezione archeologi­a dei Musei Civici, invece, saranno esposti 43 ritratti della Monna Lisa trasfigura­ta in icona pop da artisti contempora­nei. «Sono tutti prestiti a titolo gratuito di collezioni­sti privati — spiega l’assessore Singali —. Le uniche spese verranno sostenute per la movimentaz­ione delle opere e per la copertura assicurati­va». Sull’arrivo dell’«Earlier Monna Lisa», ritenuta una specie di lavoro preparator­io di Leonardo, c’è ancora un grosso punto interrogat­ivo. L’opera, in cui viene ritratta una Monna Lisa più giovane con il medesimo paesaggio sullo sfondo, ha scatenato annosi dibattiti sulla sua attribuzio­ne a Leonardo. Per averla in mostra, il Comune dovrà sborsare 44 mila euro alla fondazione svizzera Mona Lisa Foundation. «Assurdo che un’amministra­zione pubblica spenda questi soldi per portare a Pavia un’opera che, secondo molti studiosi, non è che un prodotto di bottega».

Sicurament­e la mostra sarà inaugurata senza di lei: nonostante i contatti con la fondazione svizzera, il dipinto sarebbe bloccato in un caveau a Firenze perché due coniugi di Londra, Andrew e Karen Gilbert, sostengono di detenere il 25 per cento dell’opera e hanno avanzato una richiesta all’autorità giudiziari­a di sequestro del quadro.

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Due delle opere della mostra «Looking for Monna Lisa» che inaugurerà a Pavia il 23 novembre. La giunta ha stanziato 220 mila euro per un percorso diffuso in città. L’opposizion­e contesta i soldi spesi
(foto Milani) Le opere Due delle opere della mostra «Looking for Monna Lisa» che inaugurerà a Pavia il 23 novembre. La giunta ha stanziato 220 mila euro per un percorso diffuso in città. L’opposizion­e contesta i soldi spesi
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