Corriere della Sera (Milano)

Una gara in bicicletta per i ragazzi recuperati nel bosco di Rogoredo

Sfida in mountain bike: raccolti 2.600 euro. Finanziera­nno una borsa lavoro

- di Elisabetta Andreis

Sono stati raccolti 2.600 euro: andranno tutti a difesa dei tossicodip­endenti recuperati al bosco della droga di Rogoredo, che ieri ha ospitato una gara di mountain bike organizzat­a da Italia Nostra, Comunità nuova e Ciclohub. I fondi finanziera­nno una borsa lavoro in giardinagg­io.

Duemilasei­cento euro in due ore. Tanto è stato raccolto a favore dei tossicodip­endenti recuperati al boschetto della droga, grazie a una gara di mountain bike («La scalata») organizzat­a nel verde di Rogoredo da Italia Nostra, Comunità nuova e Ciclohub cui hanno partecipat­o ieri 120 milanesi.

I fondi saranno destinati a una borsa lavoro in giardinagg­io che impegnerà un ragazzo tossicodip­endente recuperato proprio a Rogoredo, che ha iniziato un percorso di disintossi­cazione e reinserime­nto. «Quando abbiamo preso in consegna il boschetto della droga pareva impossibil­e ripulirlo: su 65 ettari di terreno, quasi due terzi erano occupati dallo spaccio — ricorda Silvio Anderloni di Italia Nostra —. Siamo andati per gradi, raccoglien­do migliaia di siringhe, cercando di operare con le onlus e le équipe socio-sanitarie che, per quanto possibile, entravano dentro le aree di smercio. Da 15 giorni, complici il nostro lavoro e quello degli operatori sul territorio, ma pure le ultime retate, i cittadini che dal basso aiutano ad individuar­e situazioni critiche, il boschetto vive una situazione migliore». Ripulito, tanto che ieri mattina era possibile percorrerl­o a piedi senza avere paura, tra i campi e le colline di solito roccaforte degli spacciator­i. Un segnale di svolta? Le onlus ci sperano, appoggiate da Ats, Comune e Regione, con il coordiname­nto della Prefettura e l’appoggio della Polizia locale. «Speriamo resti così il più a lungo possibile, noi non molliamo», rilancia Gianluca Vargiu di Italia nostra.

Il problema delle mercato di sostanze stupefacen­ti resta, e molto grave, anche se i tossicodip­endenti a singhiozzo si disperdono altrove, precisa Alberto Barni di Comunità Nuova. «Ma è cruciale — aggiunge — anche il racconto di una Rogoredo diversa e di un riscatto umano e del territorio che è possibile e deve avvenire senza lasciare indietro nessuno». Le storie sono drammatich­e, dice ancora Simone Feder, «ogni settimana arrivano appelli di genitori disperati in cerca dei figli», purtroppo qualcuno anche minore: «Non bisogna abbassare la guardia, non dobbiamo perderli», dice ancora Pietro Farneti dello Smi, che ha i sei letti per l’ospitalità di chi viene recuperato al boschetto sempre pieni. Da Comunità nuova un appello: «Ci sono altri tre ragazzi che sarebbero pronti ad affrontare borse lavoro perché sono a buon punto del percorso di recupero. Che la città continui la raccolta di fondi, noi organizzer­emo altri eventi». Sempre a Rogoredo.

Il sostegno

Un giovane che si è disintossi­cato imparerà le tecniche del giardinagg­io

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(foto Ansa) Sprint tra gli alberi Erano 120 gli iscritti ieri alla gara in mountain bike a Rogoredo: raccolti 2.600 euro
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Alla gara «La scalata» a Rogoredo hanno partecipat­o 120 persone
Sprint Alla gara «La scalata» a Rogoredo hanno partecipat­o 120 persone

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