Corriere della Sera (Milano)

Il medico che combatte i tumori con gli avatar dei suoi pazienti

Fabio Corsi «coltiva» organoidi ad hoc per testare e migliorare le cure

- Di Eleonora Lanzetti

Una Bio-Banca preziosa in cui sono stoccati e crio-conservati oltre settemila campioni di sieri, plasma, e tessuti di 1.700 pazienti oncologici. Fabio Corsi, professore di Chirurgia alla Statale di Milano, dal 2016 guida la Breast Unit dell’Irccs Maugeri di Pavia, dove misura gli effetti delle terapie anti cancro sugli avatar dei tumori, al fine di studiare cure ad hoc per le oltre mille donne che si sono rivolte al centro. Quando la tecnologia è a servizio della diagnosi, la medicina diventa sempre più personaliz­zata: un esempio prezioso nel mese dedicato alla prevenzion­e per il tumore al seno.

 Biobanca Conserviam­o campioni prelevati con il consenso di 1.700 malati

Per sperimenta­re l’efficacia di chemiotera­pia e radioterap­ia sulle pazienti, il senologo che cura con gli avatar clona fedelmente i tumori in grado di evolvere anche fuori dal corpo della donna, post intervento di rimozione. Si chiamano Pdo, Patients Derived Organoids, e sono dei veri e propri avatar in grado di tarare al meglio ogni singola terapia contro il cancro, allo scopo di ottimizzar­e il target alle cellule tumorali e ridurre la tossicità. «Pochi in Italia hanno adottato la sperimenta­zione sugli organoidi — spiega Corsi —. Noi così possiamo sperimenta­re e studiare il tumore, l’efficacia o la resistenza alle terapie, senza implicare le pazienti, e avendo risposte cliniche di altissimo livello. Di tutte le donne che operiamo, previo consenso, realizziam­o un Pdo, utile non solo per il trattament­o del tumore, ma anche per eventuali recidive».

All’interno della BioBanca attualment­e sono stati stoccati 60 organoidi: per ottenere la copia di un tumore al seno si impiegano oltre due mesi di laboratori­o. «Riprodurre questa sorta di avatar non è per nulla semplice, ma dopo sperimenta­zioni accurate abbiamo ottenuto risultati decisament­e positivi: dalla massa tumorale asportata viene preservato un frammento, successiva­mente purificato, isolato

Leggi, commenta e condividi le notizie sul sito internet milano. corriere.it messo in coltura, e trattato. Questo organoide mima esattament­e l’evoluzione del tumore della paziente». In questo modo sono state superate le sperimenta­zioni sulle linee cellulari, immortaliz­zate, e mono clonali: le colture tridimensi­onali di tumori viventi derivate da ogni paziente, di cui ricapitola­no e riproducon­o in maniera fedele le caratteris­tiche biologiche, consentire­bbero quindi di prevedere quanto una terapia possa avere successo, o se la paziente possa non rispondere ai farmaci, in tempo reale senza perdere tempo prezioso, e di conseguenz­a formulare un trattament­o alternativ­o. Medicina personaliz­zata che si va ad aggiungere ad una serie di progetti per nanostrutt­urare le terapie contro il cancro al seno condotti dal Laboratori­o di ricerca in Nanomedici­na e Imaging molecolare diretto da Corsi. «Laboratori­o che — spiega, — sta sviluppand­o anche nuove metodiche diagnostic­he basate sulla spettrosco­pia Raman, una tecnica che tramite un laser caratteriz­za ogni tessuto o cellula fino a livello molecolare». Il progetto principale è la caratteriz­zazione non invasiva delle micro-calcificaz­ioni dei tumori in fase iniziale, che sono riscontrat­e di frequente nelle mammografi­e, e che richiedono approfondi­mento con biopsia. «In questo modo si possono ridurre le biopsie, spesso fonte di stress e mal accettate dalle pazienti».

 Procedura Le cellule tumorali vengono studiate in laboratori­o post rimozione chirurgica

 Obiettivi Il processo è utile contro le recidive e per ridurre le biopsie, spesso fonte di ansia

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Fabio Corsi, professore di Chirurgia all’Università Statale di Milano, dal 2016 guida la Breast Unit dell’Irccs Maugeri di Pavia, dove misura gli effetti delle terapie anti cancro sugli avatar dei tumori. Nella biobanca sono stoccati e crioconser­vati settemila tessuti prelevati da pazienti in cura
Chi è Fabio Corsi, professore di Chirurgia all’Università Statale di Milano, dal 2016 guida la Breast Unit dell’Irccs Maugeri di Pavia, dove misura gli effetti delle terapie anti cancro sugli avatar dei tumori. Nella biobanca sono stoccati e crioconser­vati settemila tessuti prelevati da pazienti in cura

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