Corriere della Sera (Milano)

Siamo tre amici in scena

Panariello, Conti e Pieraccion­i agli Arcimboldi

- di Daniela Zacconi

Dopo aver riempito i palazzetti con il loro «Tour» (solo a Firenze hanno radunato 130mila persone), Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccion­i tornano sul palco in uno show questa volta «teatrale». Il nuovo spettacolo del trio toscano, che toccherà vari palcosceni­ci italiani dal Brancaccio di Roma al Colosseo di Torino al Creberg di Bergamo (e ancora a Bologna, Napoli, Brescia, Bari, Firenze…), prende il via dagli Arcimboldi dove, date le richieste, oltre a stasera e domani s’è aggiunta la data del 15 gennaio. «È perché anche a Milano abbiamo tanti parenti…», chiosa sornione Pieraccion­i. La formula è la stessa — teatro, cinema e tv ingredient­i di un’alchimia resa travolgent­e dall’amicizia dei tre mattatori — ma Conti sottolinea: «La novità fondamenta­le è che in teatro saremo molto più eleganti: in smoking!».

«La base dello spettacolo è rodata: dalla parodia del teatro russo a Romeo e Giulietta che arrivano davanti all’avvocato perché Giulietta ha trovato i messaggini di lui ad altre donne», spiega Panariello. Io farò alcuni miei personaggi: Merigo, il Vaja, Mario il bagnino. E nel “Montale e Quale Show”, talent per poeti, ci scateniamo tutti a dipingere caratteri curiosi come Morellino di Scansano, il Titano… L’attualità poi è nei monologhi di Leonardo…». «In realtà ho scelto di non parlare più di politica», interrompe Pieraccion­i, «perché lo spettacolo iniziava alle nove e a mezzanotte le alleanze e le coalizioni erano già cambiate e quello che commentavo non era più verosimile. Ormai la realtà supera la fantasia…».

Che i tre siano amici veri, oltre che colleghi, si coglie a partire dall’allegria con cui reciprocam­ente si sfilano battute e gag. «Per fortuna siamo sempre noi, c’è qualche anno in più, ma carattere, pregi e difetti sono quelli di vent’anni fa», spiega Conti. «È una cosa positiva: siamo sempre stati legati alla nostra terra, alla provincia, non ci siamo fatti intrappola­re dal mondo dello spettacolo. Ci piacciono le stesse cose di un tempo: c’è una stima umana e profession­ale che ci permette di essere amici e condivider­e un palcosceni­co». Fra i tre c’è un tale cameratism­o, una tale dimestiche­zza, che il loro divertimen­to coinvolge anche il pubblico. «Alla nostra età potevamo andare a giocare a bocce o rimettere insieme lo spettacolo », sostiene Panariello: «facciamo entrambe le cose perché dietro le quinte giochiamo a bocce…». «Nel mondo dello spettacolo si dice che bisogna lasciare finché la festa è accesa», interviene Pieraccion­i. «Noi si fa questo show per divertimen­to e continuere­mo a farlo… finché non c’è più nessuno in sala!». E Conti conclude: «E questa non è una promessa: è una minaccia!».

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 ??  ?? Unitissimi Giorgio Panariello, 59 anni, Carlo Conti, 58, e Leonardo Pieraccion­i, 54
Unitissimi Giorgio Panariello, 59 anni, Carlo Conti, 58, e Leonardo Pieraccion­i, 54

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