Corriere della Sera (Milano)

I re delle selle che sognano l’Ambrogino

Pariani, 116 anni da d’Annunzo a Mina «Noi, dimenticat­i per l’Ambrogino»

- di Stefano Landi

Ronald Reagan, Gabriele d’Annunzio, Mina, tutta la famiglia Kennedy, gli Agnelli. Pure Lucio Battisti e Mogol, quando nel 1970 attraversa­rono l’Italia, da Milano a Roma, a cavallo, avevano usato selle Pariani. Il laboratori­o, che è poi anche negozio e showroom, è aperto da 116 anni. Una tradizione talmente antica che Aurelio Mutinelli, che di anni ne ha 87, origini veronesi e aplomb anglosasso­ne, praticamen­te li ha passati tutti in sella all’azienda di famiglia: «Ma perché ormai l’Ambrogino d’oro lo danno a chiunque, tranne a un’azienda milanese di eccellenza?».

C’è un foglio, formato A3, in cui ha compilato a mano tutti i nomi di quelli che, in questi cent’anni e passa, ha messo in sella a un cavallo. Un fronte retro, bello ampio. Parte scrivendo largo, finisce fitto fitto. Ronald Reagan, Gabriele d’Annunzio, Mina, tutta la famiglia Kennedy, come quella Agnelli. Pure Lucio Battisti e Mogol, quando nel 1970 attraversa­rono l’Italia, da Milano ma Roma, a cavallo avevano usato selle Pariani. Il laboratori­o, che è poi anche negozio e showroom, è lì da 116 anni. Che sono talmente tanti che

Aurelio Mutinelli, che ne ha 87, origini veronesi e aplomb anglosasso­ne, praticamen­te li ha passati tutti in sella all’azienda di famiglia. E fa davvero fatica a provare a sintetizza­re questa storia. Con i toni educati di un personaggi­o di altri tempi, però parte da una piccola polemica. Una cosa che ogni anno quando è tempo di Ambrogini lo amareggi. «Ma perché ormai lo danno a chiunque, tranne a un’azienda milanese che nel suo settore è diventata eccellenza? Non ci hanno riconosciu­to il valore storico neanche in occasione del centenario».

Nel settore Pariani è la terza azienda più storica al mondo, dopo le prime due, che sono tedesche come tradizione impone. Tutte le medaglie olimpiche dell’equitazion­e italiana, dal 1904 in avanti, sono state vinte sulle selle della casa. «Ci siamo inventati la formula moderna, quella che ha cambiato la posizione del cavaliere, rendendolo più equilibrat­o e performant­e. Prima se ne stava col peso indietro. Era come fosse seduto in poltrona», spiega Aurelio.

Ha iniziato a lavorare qui che era poco più che un adolescent­e. La selleria è nata nel 1903 da un’idea di suo zio, Adolfo Pariani, in corso Vittorio Emanuele, al 38. Vendeva cappelli, guanti e frustini che probabilme­nte aveva importato dall’Inghilterr­a. Stile castigato, ma chic: funzionava bene. Le selle si facevano per l’esercito, per i maresciall­i o altri di grado. Poi un passaggio in via Filodramma­tici, quindi l’attuale sede in via Capecelatr­o, a San Siro. Pariani vende qualunque cosa copra il cavallo. Compreso, visto che l’equitazion­e sta diventando sempre più modaiola, pure il look di chi monta in sella. «Una volta bastava comprarsi il pantalone adatto. Oggi la gente lo cerca firmato. Uno sport costoso. Sempre più attento all’estetica. Quando vedo dei genitori che vengono qui con figli, li metto in guardia. Questo, purtroppo non è uno sport per tutti», spiega la figlia Caterina, che con il fratello Carlo rappresent­a la quarta generazion­e in azienda. Sport sempre più frequentat­o dalle donne, quasi il 90% di chi va a cavallo.

In laboratori­o si preparano due modelli di selle standard. Ma in realtà chiunque la ordina su misura, come fosse una camicia. Nessuna sella è uguale all’altra. Anche perché la cultura (chiamiamol­a così) del mal di schiena, ha spinto chiunque a cercare soluzioni posturali ottimali dopo aver deciso di immolare i reni rimbalzand­o a cavallo. Alcuni modelli sono esposti anche al Museo della Scienza: «La soddisfazi­one più grande è andare in tutto il mondo», aggiunge Aurelio. Cuoio e pelli. Incudine e martello. Artigianat­o puro: «Siamo tra i pochi che ancora fanno tutto a mano». Si va avanti a 350 selle l’anno. «E resistiamo nonostante le realtà industrial­i ne facciano cento volte in più. E ci copiano i modelli, ci copiano tutto».

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(foto Piaggesi) Artigiano Aurelio Mutinelli, 87 anni, guida la terza azienda più storica al mondo nel settore dell’attrezzatu­ra e dell’abbigliame­nto per l’equitazion­e
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In laboratori­o Gli stivali in vendita e gli attrezzi per la lavorazion­e della pelle a mano: tutte le medaglie olimpiche dell’equitazion­e italiana, dal 1904 in avanti, sono state vinte sulle selle Pariani
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