Corsi di yoga antistress per le docenti
L’iniziativa dell’Itis Volta: un’ora alla settimana per quindici docenti. «È un momento per stare tra noi»
Ogni lunedì, un’ora di yoga nella palestra della scuola al termine delle lezioni. Vi partecipano quindici professoresse dell’Itis Volta di Lodi. «Ci impegniamo per il benessere degli studenti, era giusto fare qualcosa anche per gli insegnanti», racconta la preside dell’istituto, Luciana Tonarelli, che ha ideato il corso. L’iniziativa è partita a ottobre e sta riscuotendo grande successo tra le docenti: «Grazie allo yoga l’interazione con i ragazzi è migliorata — conferma una di loro —. Ci rilassiamo, dimentichiamo lo stress dell’insegnamento e ne approfittiamo per stare tra di noi, cementando lo spirito di squadra».
LODI «Sirshasana, saravasana e halasasana» per dimenticare gli studenti bulli. «Posizione del pesce», «dell’aratro» o «del cobra» per mettersi alle spalle i genitori un po’ troppo invadenti. Le professoresse di Lodi hanno deciso di mettere un freno allo stress da insegnamento andando a scuola di yoga. Un corso da un’ora alla settimana per riprendersi da lezioni, compiti in classe, assemblee d’istituto e rapporto quotidiano, non sempre semplice, con gli studenti. Praticando le più celebri e antiche tecniche di respirazione, di rilassamento corporeo e di rilascio delle energie «cattive» le insegnanti lodigiane hanno scoperto che il giorno dopo, a scuola, si presentano più serene riuscendo a contagiare positivamente anche i ragazzi.
Succede all’Itis Volta, istituto tecnico superiore di Lodi, che già più di una volta, grazie alle idee della preside Luciana Tonarelli, ha dimostrato di essere all’avanguardia nelle scelte didattiche (per esempio, qualche tempo fa fu ricreata in una classe un perfetto clone di una cella del carcere di San Vittore per consentire agli studenti di immedesimarsi nella privazione della libertà dei detenuti).
Stavolta sono state le stesse docenti a rivolgersi alla preside sottoponendole un’idea che consentisse anche a loro di avere uno spazio di ricreazione all’interno dell’istituto, un’aula per fare yoga insieme dopo l’orario delle lezioni. «Da un anno siamo impegnati nel migliorare il benessere dei nostri studenti e mi è sembrato giusto fare qualcosa anche per i docenti», racconta la preside.
Mentre i ragazzi affrontano i rischi da dipendenze e problematiche sessuali, le professoresse fanno ginnastica dolce. Nell’auditorium dell’istituto le insegnanti, ogni lunedì pomeriggio al termine della didattica, si sistemano in t-shirt, leggings e tappetino rosso, e si rilassano seguendo le istruzioni di un’insegnante professionista: un po’ di stretching, esercizi di contatto, tecniche di respirazione e yoga tradizionale.
Per ora al corso partecipano in quindici, e sono tutte entusiaste dell’iniziativa. Escono dalla palestra rigenerate, nel corpo e nello spirito, e contagiano anche gli studenti. «L’interazione con i ragazzi è migliorata», conferma Elisabetta Chiapparini, docente dell’Itis, responsabile della commissione salute dell’istituto lodigiano e colei che ha avuto l’idea dello yoga in classe. «Sarebbe l’ideale renderlo permanente — racconta —. Ci rilassiamo e per un momento dimentichiamo i problemi della scuola, approfittandone per stare un po’ di più fra noi e cementando lo spirito di squadra».
Il corso di yoga è partito il mese scorso e sta avendo successo, al punto di approdare immancabilmente sui social dove ha incassato commenti positivi e anche qualche punzecchiatura per la novità: «Evidentemente — ribatte la Tonarelli — chi critica non ha mai dovuto guidare una classe con venti ragazzi adolescenti».
Gli effetti «L’interazione con i nostri studenti è migliorata, i rapporti sono più sereni»