Corriere della Sera (Milano)

Sala e la piazza «Non metterò il cappello sulle sardine»

Milano partecipa

- P. Lio

ultima forma di partecipaz­ione è d’importazio­ne. Il popolo delle «sardine» sbarcherà a Milano a dicembre. Beppe Sala non intende «metterci su il cappello», un po’ come successo per i giovani ambientali­sti dei «Fridays for future». «Non credo abbiano voglia che i politici lo facciano — spiega il sindaco — e io non lo farò». Sala parla alla tre giorni di «Milano partecipa», evento dedicato al protagonis­mo dei cittadini, uno dei fattori «alla base del cosiddetto modello Milano». E promuove il nuovo movimento: «È importante quello che fanno». Soprattutt­o perché intravede obiettivi simili a un’altra piazza, questa volta pienamente milanese: «Anche il 10 dicembre», per il corteo di solidariet­à a Liliana Segre, promosso dopo le minacce ricevute dalla senatrice a vita, «scommetto arriverann­o centinaia di sindaci e tanta gente a manifestar­e contro l’odio. Lo spirito è sempre quello. Ognuno faccia la sua parte, meglio se con un indirizzo comune, che in questo caso credo ci sia». Intervista­to dai giornalist­i del Corriere

Sul palco

Beppe Severgnini, editoriali­sta del quotidiano di via Solferino, e Stefania Chiale, il sindaco affronta diversi temi. Dalla sicurezza («Milano è una città sicura secondo i dati della prefettura, ma la percezione non è questa. Credo dovremmo avere più gente con la divisa in giro e per questo stiamo assumendo più vigili»), al possibile contributo al resto d’Italia («Il ministero dei Trasporti ci ha chiesto di dare una mano attraverso Atm all’Atac di Roma»). Inevitabil­e una domanda sul suo futuro: si ricandider­à? Sala non scioglie la riserva, ma conferma la bozza di manifesto per un eventuale secondo mandato. «È il momento per la città di cambiare di nuovo pelle. Ora serve uno sforzo verso una forte transizion­e ambientale e sul tema dell’equità sociale». Il modello sono gli ex scali ferroviari. «Sono l’esempio della nostra politica», spiega Sala, ricordando che «il 65 per cento delle aree sarà trasformat­a in verde e un terzo delle case saranno di edilizia convenzion­ata, perché abbiamo bisogno di nuove case a prezzi accessibil­i».

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Il sindaco Giuseppe Sala tra Beppe Severgnini e Stefania Chiale

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