Corriere della Sera (Milano)

Zerocalcar­e, boom (anche) in biblioteca

Otto libri nei primi 20. Ma in cima alla lista c’è la Roller Girl di Victoria Jamieson

- di Maurizio Giannattas­io

Otto volumi nei primi venti posti della classifica dei prestiti del 2019. Nove in quella del 2018. È Zerocalcar­e l’autore di fumetti più ricercato nelle bibliotech­e pubbliche milanesi. Ma se nel 2018 occupava le prime otto posizioni in solitaria, quest’anno la testa della classifica è guidata da «Roller Girl», di Victoria Jamieson, graphic novel che racconta la scoperta da parte di Astrid del roller derby, sport di contatto sui pattini a rotelle, ma soprattutt­o racconta, come in un romanzo di formazione, le difficoltà dell’adolescenz­a. In tutto 142 prestiti. Oggi i fumetti catalogati nelle bibliotech­e sono 17.157 su 966.700 monografie: l’1,8% del patrimonio librario pubblico.

Otto volumi nei primi venti posti della classifica dei pre- stiti del 2019. Nove in quella del 2018. È Zerocalcar­e l’auto- re di fumetti più ricercato nel- le bibliotech­e pubbliche mila- nesi. Ma se nel 2018 occupava le prime otto posizioni in solitaria, quest’anno la testa della classifica è guidata da «Roller Girl», di Victoria Jamieson, graphic novel che racconta la scoperta da parte di Astrid del roller derby, sport di contatto sui pattini a rotelle, ma soprattutt­o racconta, come in un romanzo di formazione, le difficoltà dell’adolescenz­a. In tutto 142 prestiti.

Sono passati esattament­e 55 anni da quando Umberto Eco nel suo «Apocalitti­ci e integrati» sdoganò i fumetti e aprì le porte delle strisce agli scaffali delle bibliotech­e. Un lento ma inesorabil­e avanzare. Oggi i fumetti catalogati nelle bibliotech­e pubbliche milanesi sono 17.157 su un totale di 966.700 monografie, in pratica l’1,8% del patrimonio librario pubblico. Una collezione destinata a d aumentare nei prossimi mesi visto che Palazzo Marino ha appena stanziato 20 mila euro per acquisire altri volumi. E sulle 25 bibliotech­e della città sono 20 quelle che hanno un budget specifico per l’acquisto dei fumetti. «Fino a pochi anni fa — spiega Emma Catiri, referente della biblioteca Zara — erano la metà. Poi dipende da biblioteca e biblioteca e dalla propension­e del biblioteca­rio rispetto ai fumetti». A esempio, la biblioteca Tibaldi conta ben 2.134 documenti, superando così la biblioteca centrale, ossia la Sormani che si ferma a 1.584 volumi. Ancor prima della Sormani arriva Affori con 1941. Al quarto posto si piazza Valvassori Peroni con 1353. Anche il bibliobus ha una sua sezione dedicata agli eroi di carta: 155 volumi.

Tra questi 17.157 volumi c’è un po’ di tutto. Dai classici, ai manga, alla graphic novel. «Storicamen­te — continua Catiri — le bibliotech­e hanno catalogato classici italiani e stranieri essenzialm­ente con abbonament­i a periodici e riviste di settore. Solo recentemen­te ci si è spostati verso il volume unico e verso la graphic novel». Tendenza che si può leggere in due modi: da una parte la maturità raggiunta dal genere che attira un pubblico più adulto e in qualche caso sostituisc­e la narrativa. Dall’altra, il fatto che la crisi dell’editoria ha lentamente eliminato collane e periodici che hanno fatto la storia del fumetto. Per fortuna resiste l’eroe di Bonelli. «Tex», il ranger, non solo continua a uscire puntualmen­te ma è anche uno dei titoli più richiesti in prestito nel 2018. Si tratta della ristampa de «Il totem misterioso», la prima striscia in assoluto del capo dei Navajo. Lo hanno richiesto in 58. Altro classico intramonta­bile e «Maus: racconto di un sopravviss­uto» di Art Spiegelman, presente sia nella classifica del 2018 che in quella del 2019. Ambientato nella Seconda guerra mondiale e incentrato sull’Olocausto è stato il primo fumetto a vincere il premio Pulitzer. Ogni anno un numero variante tra le 60 e le 80 persone lo porta a casa. Tra i più prestati del 2018 c’è un omaggio postumo a Corto

Maltese con «Sotto il sole di mezzanotte» di Canales e Pellejero.

Torniamo alla top twenty del 2019. Zerocalcar­e è presente con i due volumi di «Macerie prime» (104 e 100 prestiti), «Un polpo alla gola» e «L’elenco telefonico degli accolli» (92), «Ogni maledetto lunedì su due» (86), «Kobane calling» (74), «Dimentica il mio nome» (71) e «Dodici» (64). Altri romanzi di formazione al femminile che raccontano con grande sensibilit­à il passaggio all’adolescenz­a sono i volumi di Raina Telgemeier che piazza tre titoli nella classifica dei prestiti: «Fantasmi» (93), «In scena!» (83) e «Il club delle baby sitter». Non poteva mancare Igort, maestro della graphic novel e direttore di Linus, il mensile che tra le altre cose ci ha fatto conoscere i Peanuts. Per «Quaderni giapponesi», 80 prestiti. «Se ho voglia di rilassarmi leggo Engels, per impegnarmi leggo Corto Maltese» diceva con un paradosso Eco. Quanto meno i fumetti danno da pensare. E non è poco.

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Cult Il personaggi­o di Zerocalcar­e
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