Corriere della Sera (Milano)

I viaggi a colori sulla M5 «Pubblicità a 360 gradi: un test per le aziende»

Pubblicità totale nei vagoni M5 con le stagioni e gli sport invernali «Un test indirizzat­o alle aziende»

- di Sara Bettoni

Il metrò delle stagioni, con fiori, foglie, spiagge dorate. Quello dedicato alle Olimpiadi invernali, con neve e attrezzatu­re sportive. Gli interni dei vagoni della M5 si foderano di immagini: due gli esempi in circolazio­ne, come richiamo per le aziende interessat­e a realizzare pubblicità immersive.

Entri in metrò e ti ritrovi in un prato verde punteggiat­o di margherite. O su un tappeto di foglie gialle e arancioni. O ancora immerso in un paesaggio nivale. Alzi gli occhi e dalle pareti del vagone sbocciano fiori rosa, nemmeno fosse marzo. E subito tra i passeggeri parte la gara a chi scatta il selfie migliore. Succede sulla linea «lilla» del metrò, la prima in Italia ad avere treni «foderati» da immagini. L’obiettivo della società Metro 5 è sfruttare le superfici interne come spazi pubblicita­ri da rivendere alle aziende. Il 18 novembre sono stati presentati ai possibili investitor­i i primi due convogli a tema, che stanno circolando in questi giorni. Uno è dedicato alle stagioni, come segno di attenzione all’ambiente: attraversa­ndo da cima a fondo il treno si passa da una spiaggia tropicale lambita dalle onde a un giardino primaveril­e, nel tempo che intercorre da una fermata all’altra della «lilla». Il secondo convoglio rende omaggio al comitato Milano/ Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. E così sotto ai piedi dei passeggeri spuntano pattini da ghiaccio e stecche da hockey, mentre gli schienali dei sedili riportano le bandiere di diverse nazioni. Due esempi, quindi, per mostrare alle aziende le possibilit­à di una pubblicità «immersiva», che avvolge a 360 gradi i viaggiator­i e potenziali clienti. Nelle intenzioni della società, gli scenari olimpici e naturali in futuro saranno sostituiti da ampie réclame. Non è la prima mossa di Metro 5 in questa direzione. Sono sei su 19 le stazioni della «lilla» che affiancano al nome della fermata quello di uno sponsor, con contratti di diversa durata: il meccanismo è stato inaugurato nel 2015 con il «battesimo» commercial­e della fermata di San Siro Stadio.

Nell’anno di Expo ha iniziato a prendere piede la «brandizzaz­ione» anche di altre linee di mezzi pubblici, ma solo per quanto riguarda le superfici esterne. Alcuni treni del metrò sono stati ricoperti da pubblicità: un esempio è visibile lungo la M2. Più diffuse le inserzioni su bus e tram di Atm. Molto richieste le linee che passano per il centro (1, 2, 12, 16, 19). I «Carrelli», più corti, in genere ospitano réclame monotemati­che, mentre i «Sirietto», composti da moduli, sono perfetti per le campagne con più soggetti.

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(foto Maule / Ansa) Selfie Due passeggere scattano immagini all’interno del vagone «primaveril­e» della linea M5
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A sinistra, il vagone della linea «lilla» dedicato alla primavera, con un prato punteggiat­o di margherite A destra, la sezione autunnale del treno, con immagini di foglie gialle e arancioni a ricoprire le superfici: due esempi di campagne pubblicita­rie «immersive»
(Fotogramma) Scenari A sinistra, il vagone della linea «lilla» dedicato alla primavera, con un prato punteggiat­o di margherite A destra, la sezione autunnale del treno, con immagini di foglie gialle e arancioni a ricoprire le superfici: due esempi di campagne pubblicita­rie «immersive»
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