Corriere della Sera (Milano)

Artigianat­o e movida: così cambia l’Isola

In libreria

- Marta Ghezzi Francesca Bonazzoli

Chi conosce bene la cronaca nera cittadina ricorda che nelle sue vie ci sono stati banditi e sparatorie. I milanesi che amano la storia sanno che dalle parti di via Jacopo Dal Verme, nel Settecento, c’era il cimitero della Mojazza, dove furono sepolti Cesare Beccaria e Giuseppe Parini. I giovani la frequentan­o di sera come (nuovo) luogo della movida. Di giorno è amata per i negozi di artigianat­o e vintage. L’Isola è esplosa negli ultimi dieci anni, trasforman­dosi da quartiere operaio a luogo di artisti e creativi. Gianluca Poma, milanese doc ma non isolano, e Mauro Morellini, che all’Isola ha casa e ufficio, hanno scritto la guida «Guida all’Isola (di Milano)» (Morellini), da domani in libreria. «Raccontiam­o l’Isola svelando le sue molteplici anime: il lato più fantasioso, la multicultu­ralità, l’anima sociale, la vita notturna», spiega Morellini. Locali, negozi, associazio­ni, eventi, luoghi d’arte e cultura. «È una guida non classica, che mescola le storie agli indirizzi. Per i turisti, ma anche per i milanesi: c’è perfino un capitolo pensato per i residenti, con un indirizzar­io per la quotidiani­tà non scontato». 2006; «Une Catastroph­e», 2008 diffusi su uno schermo televisivo impiegato abitualmen­te da Godard come strumento di lavoro. Con un fuori programma all’interno dello spettacola­re ascensore della Torre dove il regista ha realizzato l’intervento sonoro «Accent-soeur». «Le Studio d’Orphée» è aperto al pubblico dal mercoledì al lunedì, dalle ore 13 alle 19. L’accesso (€ 10) è consentito tramite prenotazio­ne da effettuare alla biglietter­ia. In particolar­e, dalle 13 alle 17 sono proiettati i cortometra­ggi per gruppi di 10 visitatori ogni 30 minuti. Dalle 17 alle 19 si può invece vedere il film «Le Livre d’image» con ingresso consentito alle 17 per massimo 5 spettatori.

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