«La nostra canzone trap in streaming su Spotify»
Ogni mattina sale sul bus carica del suo violino, oltre che dello zaino di scuola. Da piazzale Susa arriva al Parini, dove frequenta il secondo anno di liceo classico. Finisce le lezioni e corre verso il Conservatorio, divorando un panino (o due) durante il tragitto: quello è il suo pranzo. E lì comincia la seconda vita, quella da «universitaria»: Silvia Borghese, in virtù dello straordinario talento musicale, a 15 anni appena compiuti è stata ammessa tra gli Accademici (ovvero al triennio, come fosse l’ottavo anno).
«I miei genitori non ne possono più di me così secchiona, tra libri e arpeggi — scherza —. È una croce la loro perché anche mia sorella maggiore, a suo tempo, ha fatto lo stesso: si è innamorata del violino ed è stata eccezionalmente ammessa al triennio del Conservatorio, quando ancora era al Berchet. Lei però poi ha cambiato liceo, è andata al musicale. Io invece voglio continuare al classico».
Le due sorelle suonano lo stesso strumento e gareggiano entrambe a livello internazionale, ma rigorosamente in classi di concorso diverse. I genitori ci stanno molto attenti, smussano le competizioni in famiglia. Fanno tutt’altro lavoro — la mamma biologa, il papà ingegnere —
Dal banco al palco per dar voce alla periferia con una canzone trap. Gli alunni dell’elementare Beltrami di Rozzano l’hanno scritta e la canteranno lunedì al teatro Fellini. Il brano sarà inciso e distribuito su Spotify e Apple Music.