Paraguay, trapianto record I medici inviati da Monza
La piccola Cecilia ha una malattia rara. Operata con successo da un’équipe specializzata brianzola
Cecilia, 4 anni, è la prima bambina paraguayana ad essere stata sottoposta ad un trapianto di midollo nel suo Paese grazie a Marta Verna, onco-ematologa di Monza.
MONZA Cecilia ha 4 anni, grandi occhi scuri e una forza di carattere fuori dal comune che l’ha aiutata a combattere. Lei non lo sa, ma è la prima bambina paraguayana ad essere stata sottoposta ad un trapianto di midollo nel suo Paese. Se adesso è a casa e sta bene lo deve a Marta Verna, onco-ematologa di Monza che ha effettuato il primo trapianto di midollo all’ospedale pediatrico «Niños de Acosta Ñu» ad Asunción dopo aver formato, per un anno, insieme ad altri colleghi monzesi, il personale medico ed infermieristico sudamericano. A Cecilia era stata diagnosticata una anemia aplastica, malattia rara che colpisce in Sudamerica 4 bambini su un milione, una patologia caratterizzata da un danno irreversibile del midollo emopoietico che diventa incapace di produrre le cellule staminali e che può portare alla morte, soprattutto a causa di infezioni ed emorragie. «Per queste patologie — spiega Verna — la cura di prima linea è il trapianto da famigliare. Nel caso di Cecilia, il fratello, di soli due anni, è risultato compatibile e ha donato il midollo».
Il trapianto di Cecilia è una storia a lieto fine della «Children Global Medicine», il programma che prosegue un’esperienza di cooperazione internazionale iniziata 30 anni fa tra Monza e l’ospedale «La Mascota» in Nicaragua: un team di medici ed infermieri che già hanno effettuato missioni in Nicaragua, Guatemala e in Iraq, nella regione autonoma del Kurdistan, dove è stato avviato il primo e unico centro per il trapianto di cellule staminali del Paese, presso l’Hiwa Cancer Hospital. «Per il Paraguay — prosegue Verna — abbiamo scelto un ospedale pediatrico
pubblico perché questo tipo di cure deve essere garantito gratuitamente a tutti e abbiamo già altri bambini in attesa di un trapianto». Grazie al contributo dell’Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica e del Comitato Maria Letizia Verga che da 40 anni a Monza finanzia la cura e la ricerca delle oncoematologie pediatriche, è stato realizzato nell’ospedale di Asunción il primo centro trapianti del Paese con quattro camere sterili e si sta provvedendo alla formazione dei medici ed infermieri per renderlo operativo e autonomo. Il responsabile del Centro Trapianti a Monza, Attilio Rovelli è appena ripartito per un nuovo trapianto, mentre sei infermiere si alterneranno nei prossimi mesi per fare training alle colleghe sudamericane. «Negli ultimi dieci anni il ministero della Sanità del Paraguay ha compiuto notevoli sforzi per migliorare l’assistenza sanitaria ai bambini con cancro — spiega Valentino Conter, responsabile del Children Global Medecineoggi —, oltre il 70% dei bambini con leucemia linfoblastica acuta sopravvive, ma per alcuni di loro, circa 80 ogni anno, l’unica possibilità di guarigione passa attraverso un trapianto di cellule staminali ematopoietiche».
«Nell’avvicinarci ai Paesi con risorse limitate — conclude Verna — cerchiamo di migliorare le competenze ottimizzando l’uso delle risorse locali sia con l’affiancamento in loco, sia con una formazione a distanza. L’équipe del Paraguay, la mia collega Maria Liz Benitez accanto a me nel trapianto, è stata capace di accoglierci e partire con noi nella grande sfida di curare ogni giorno un bambino in più».