Corriere della Sera (Milano)

Padre accoltella il figlio alla gola Arrestato per tentato omicidio

Lite in corso Plebisciti

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Il coming out con il gruppo, la voce che si diffonde a scuola. Moltissimi compagni solidali, il migliore amico che si allontana, gli insulti che iniziano ad arrivare sulla piattaform­a di Thiscrush. Un adolescent­e di sedici anni, terzo anno al liceo artistico, ha trovato la forza di ribattere con ironia ai suoi «aguzzini», su quella stessa piattaform­a. Ha smontato i cyberbulli. «Sono rimasto con l’amarezza ma non l’ho data vinta a loro — racconta —. Sono sicuro di quello che sono, barcollo semmai per il mio amico. Abbiamo fatto tantissime cose insieme, non capisco perché adesso gli devo far paura». La spiega con semplicità, Andrea. In casa sua non ne sanno niente, ma sul web è stato un leone. Se ne rende conto? «Mi sento piuttosto come Muhammad Ali. Il pugile che ha dovuto prenderle tantissimo sul ring, contro George Foreman, prima di vincere in modo clamoroso e inaspettat­o», ribatte. Non scherza alla leggera. Ha usato l’ironia come arma contro i ganassa. «Che fr... di m...», gli hanno scritto su Thiscrush. «Grazie» e smile, ha risposto. Era il primo di 98 post offensivi che ha ricevuto in 48 ore. Li ha contati. «Fatti curare da uno bravo». E lui: «Che cosa mi faccio curare? La simpatia e la bellezza?». Ancora: «Mi spiace molto per la tua disabilità». E il pugile: «Ricambio il dispiacere». Ma loro giù, sempre più pesanti, ad affondare il colpo: «Eccolo il fr.. sei la vergogna dell’Italia intera!». Gli costa fatica (molta) ma replica acuto: ««Siamo messi male se un essere insignific­ante come me è la vergogna del Paese. Tu, caro, non sai che così facendo mi stai dando molta più importanza di quanto non mi meriti, almeno

Ustando al tuo ragionamen­to». Botta e risposta, botta e risposta, come sul ring, per 48 ore. Messaggi anonimi, che scompariva­no a comando. «Una guerra comunque può anche avvicinare, se combattuta con l’arma della logica e della ragione — si sforza di trovare un senso —. Confrontar­mi non mi dà fastidio. È l’aggressivi­tà che non riesco proprio a sopportare».

Tornando indietro. Era un po’ che ci pensava: «Ai miei amici più stretti volevo proprio dirlo, per liberarmi di n padre di 82 anni è stato arrestato per il tentato omicidio del figlio di 53, accoltella­to alla gola nel corso di una lite scoppiata per disaccordi su un testamento (la vittima, operata alla clinica Città Studi, sarebbe fuori pericolo). L’aggression­e è avvenuta in corso Plebisciti, ieri l’altro. Subito dopo aver colpito il figlio (che ha precedenti penali), l’anziano si è allontanat­o, salvo poi costituirs­i qualche ora dopo al commissari­ato Monforte di polizia. Ha portato con sé anche il coltello usato. Il giudice, in virtù dell’età, gli ha concesso gli arresti domiciliar­i e ha disposto il sequestro dei fucili da caccia che aveva in casa.

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