IN MARCIA PER QUARTO OGGIARO CON I GIOVANI E GLI EX CAMPIONI
Vorrei segnalare lo stato di degrado in cui versa viale Corsica, che tra l’altro è la porta della città per i tanti stranieri che arrivano a Milano dall’aereoporto di Linate. Sorvolo sui cestini, che sono sempre pieni di immondizia e raramente vengono svuotati, ma non si può non notare la poltiglia mista di foglie, palta e immondizia che corre lungo i marciapiedi, dove parcheggiano le auto, e specialmente nel tratto a doppia corsia. Nel tratto poi tra via Grasselli e viale Mugello, anche il marciapiede è ridotto da molto tempo, direi da anni, ad un cumulo di rifiuti e acqua stagnante e putrida.
E così di fronte, tra via Battistotti Sassi e viale Campania, proprio davanti ad una banca, dove tra l’altro corre un tratto di binari abbandonato da decenni e svetta un orologio, fermo da sempre. Una volta era compito dei frontisti tenere puliti i marciapiedi, e ora? L’assenza di portinai non è una giustificazione dell’incuria generalizzata, ma il Comune, o meglio l’Amsa, dovrebbe incominciare a fare la sua parte.
Caro Schiavi, spero di sollecitare l’interesse del presidente e dell’assessore del Municipio 8 con una proposta che è piccola cosa rispetto ai problemi ben più gravi che assillano la zona. La proposta è di non abbandonare l’idea di organizzare nel mese di marzo 2020 la gara di marcia a Quarto Oggiaro. Ne avevamo gia parlato, ma l’occasione per il bis mi viene dalla giornata di sabato scorso a Lomello, duemila abitanti che convivono con risaie e zanzare, dove il gotha della marcia italiana si è dato appuntamento per il gran gala della disciplina.
Erano presenti tutti, i campioni di ieri (i fratelli Damilano, Perricelli, Brunetti) e di oggi, come Eleonora Giorgi e le tante giovani promesse che l’inossidabile Pietro Pastorini ha «preparato» per il futuro della marcia, la specialità più medagliata dell’atletica italiana alle Olimpiadi. Sarebbero tutti entusiasti di ritrovarsi a Milano, con una prova del trofeo Frigerio, dopo tanti anni e soprattutto a Quarto Oggiaro, dove, in mezzo ai casermoni dormitorio, è iniziata la carriera di straordinari campioni, come Didoni e Perricelli che sotto la guida di Pastorini hanno raggiunto i podi più alti a livello internazionale. Il presidente del comitato lombardo della fidal, Gianni Mauri, ex marciatore si è dichiarato disponibile a patrocinare e contribuire
Via Apelle
In Municipio 2, all’angolo tra via Stefanardo da Vimercate e via Apelle c’è un immenso cantiere che ha già eretto, in circa dieci anni e forse più, i perimetri di due edifici che avrebbero dovuto ospitare studenti universitari provenienti da tutta Italia o anche anche economicamente alla riuscita dell’iniziativa perché è da questo trofeo (che quest’anno ha raggiunto e spento le 50 candeline) che escono i futuri campioni della marcia. Purtroppo i tempi sono stretti e il calendario delle prove con le date e le sedi della manifestazione sono in via di definizione: per questo la risposta del Municipio è urgente.
Caro Oldani, rilanciamo il suo appello nella speranza che vengano trovate le giuste convergenze, dal Municipio 8 allo stesso Comune. Si organizzano tanti appuntamenti podistici a Milano, ma questo sarebbe un evento di sport e di amicizia del tutto particolare, in una periferia che non vuole esserlo, in un quartiere che ha tenuto a battesimo la marcia per riscattare i giovani delle case Aler e toglierli dal marciapiede. La presenza di ex campioni e di un hombre vertical come Pietro Pastorini, il nostro zar della marcia, è già garanzia di successo. Forza e coraggio, dunque, dal sindaco Sala al presidente della Regione Fontana: serve un soffio di buona volontà per Quarto Oggiaro, la marcia è un inno ai giovani e allo sport più umile e più vero. dall’estero, che io sappia. Il secondo dei due edifici è in via Demostene, adiacente alla scuola media già esistente. Ora, scopriamo noi abitanti, che questa azienda è fallita e che gli scheletri dei due edifici, se nessuna autorità interverrà, rimarranno lì come orrende cattedrali nel deserto, di cui in Italia non si sente certo la mancanza. Come vengono (mal) fatti gli appalti per queste opere di indubbia pubblica utilità? A chi ci si deve rivolgere per questo tipo di problemi così frequenti? Spero in lei, che se pubblicherà questo mio avviso ai cittadini, forse qualcuno risponderà. Io brancolo nel buio perché non so a chi rivolgermi. O forse lo so, ma non avrei risposte. Purtroppo, qui a Gorla abbiamo già troppe brutture e perciò mi appello a lei.
Cantiere abbandonato
Banconote nel Naviglio
Tutti ambientalisti?
Tutti fanno gli pseudo ambientalisti e poi buttano nel Naviglio le false banconote di carta? Non ho parole.