Corriere della Sera (Milano)

L’ANTICAMERA DELL’INFERNO CHE NON POSSIAMO ACCETTARE

- Solidariet­à Donatella Dell’Acqua Lettera firmata Alessandro Prandi gschiavi@rcs.it Ufficio Stampa Amsa

Ieri è stata proprio una bella giornata! Dovevo recarmi per una mammografi­a all’Auxologico San Luca (a proposito, lì la fanno anche da seduti sulla sedia a rotelle) quando mi sono accorta che il montascale di casa era guasto. Con estrema gentilezza e riguardo, degli operai che lavorano nel condominio mi hanno sollevato e mi hanno permesso di superare vari gradini e consentend­omi di non perdere l’appuntamen­to. Al ritorno stessa cosa. Volevo offrire a tutti, visto il bel gesto, almeno un caffè ma non hanno voluto nulla dicendo che l’hanno fatto col cuore. Che belle persone (non tutte italiane) e che fortuna per me averle incontrate e conosciute. Non lo dimentiche­rò.

Nel Naviglio

L’altra mattina Milano si è svegliata con il Naviglio invaso da carta straccia. «Un gesto pubblicita­rio», si ipotizza. Direi che come pubblicità, se così davvero fosse, è pessima: un sacco di rifiuti dentro l’acqua (anche la carta lo è, e in

Caro Schiavi, non ho perso un solo istante e ho raccolto l’appello del sindaco Giuseppe Sala cercando di convincere un clochard sotto i portici di via Vittor Pisani a servirsi di uno dei centri messi a disposizio­ne del Comune. Mi ha risposto in romanesco: «Ma te ne voi annà». Pazienza, proverò con un altro. Vediamo come va. Ma se va male, desisterò. Come canta Mahmood, è difficile stare al mondo quando perdi l’orgoglio! Penso che i clochard abbiamo il diritto di vedersi riconosciu­ta questa loro difficoltà. Pur di difenderla sono disposti soccombere per il freddo. Giù il cappello!

Caro Prandi, gli appelli vanno bene, ma servono anche i gesti. Provi a passare in viale Lunigiana in queste sere fredde, nel sottopasso della Stazione: tra l’aria impregnata di smog e il rumore delle auto in coda si può vedere dal finestrino, ben chiuso mi raccomando, l’anticamera dell’inferno a Milano. Ci sono materassi sfondati, coperte un po’ sudice, bottiglie e avanzi di cibo che ricoprono corpi che si fatica a considerar­e esseri umani.

Sono senzatetto, disperati, tossici, alcolisti, indesidera­ti, poveri che per come vivono, anzi, sopravvivo­no, ogni caso è sprecata), con in più il «bel» messaggio delle banconote: si aspettavan­o tuffi?

In tempi di proteste per il Black Friday e sciopero per l’ambiente, dove sono gli indignati?

E se uno può essere multato se il suo cane sporca, questo non vale un verbale?

Viale Corsica hanno perso ogni residua dignità. Ma pur sempre sono persone, anche nella desolazion­e di non appartener­e a nessun luogo. Persone che dovrebbero essere, a pieno diritto, membri della città. Che cosa possiamo fare per loro? Ce ne dobbiamo occupare. Lo fanno i volontari di Arca e altri generosi cittadini e associazio­ni che professano la solidariet­à concreta verso gli ultimi. È il cuore vero di Milano. Ma lo squallore di questo bivacco non si può accettare a lungo, è ingiusto, incivile, indecente per tutti, loro per primi: si trovi il modo di allestire un campo base, un luogo riparato da auto in coda e rumori assordanti, in un posto che non rappresent­i una tortura, subita e accettata perché non si è interessat­i più a niente. Ricordo le parole del cardinal Martini, che poco lontano da qui, nel dormitorio di via Sammartini, venne a trovare una sera un apostolo della carità come Fratel Ettore: bisogna superare l’impression­e del fastidio e riconoscer­e a questi poveri della città una dignità e una umanità di cui dobbiamo sentirci responsabi­li. È difficile convincere e smuovere chi è sprofondat­o in questa anticamera infernale, ma Sant’Ambrogio e il vicino Natale sollecitan­o un’azione umanitaria in viale Lunigiana.

Pessima pubblicità

In merito alla lettera «Viale Corsica, incuria e immondizia», pubblicata venerdì 6 dicembre, specifichi­amo che in viale Corsica sono previsti 3 interventi di svuotament­o dei cestini stradali al giorno, la mattina, nel primo pomeriggio e intorno alle 24. Si tratta di un’area dove purtroppo riscontria­mo maggiormen­te il fenomeno dei conferimen­ti impropri all’interno dei cestini stradali. Nel sopralluog­o effettuato nella stessa mattina del 6 dicembre non sono state riscontrat­e criticità. Nell’ultima settimana Amsa ha effettuato la rimozione delle foglie in viale Corsica e in via Battistott­i Sassi, e l’attività è in programma domenica pomeriggio in via Lomellina. Inoltre il regolare calendario di pulizia prevede lo spazzament­o il lunedì e il giovedì sera. Ringraziam­o la lettrice per la segnalazio­ne e assicuriam­o che monitorere­mo ulteriorme­nte la zona, valutando di potenziare i controlli sui cestini da parte dei nostri agenti.

Cestini monitorati

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