Corriere della Sera (Milano)

La marcia dei 600 «Noi sindaci saremo la scorta di Liliana Segre»

- Maurizio Giannattas­io

«Noi sindaci saremo la scorta di Liliana Segre». Alla vigilia della marcia dei 600 primi cittadini, la manifestaz­ione di solidariet­à indetta all’indomani delle minacce alla senatrice a vita Liliana Segre, il sindaco Beppe Sala si augura che anche tanti cittadini prendano parte alla sfilata che alle 18 li porterà da piazza Mercanti a piazza della Scala passando per la Galleria. «Spero di riempire piazza Scala». Da quanto risulta ci sarà anche la presenza di «sardine», ma in ordine sparso e a livello individual­e. Liliana Segre attenderà i sindaci all’Ottagono, cuore del monumento simbolo di Milano, e sarà l’unica tra i tanti partecipan­ti a parlare sul palco. «Penso sia giusto che prenda la parola solo lei a conclusion­e della marcia — ha detto Sala — perché la politica porterà la sua testimonia­nza e la voglia di essere la scorta della senatrice».

Tutto pronto per «l’odio non ha futuro». Le adesioni continuano a fioccare. Si è superata ampiamente la quota 600. Chiarament­e non tutti coloro che hanno dato la loro adesione saranno presenti. Ad esempio, Virginia Raggi, sindaca di Roma. A ieri sera non aveva ancora confermata la sua partecipaz­ione. Conferma che invece ha dato da giorni la sindaca di Torino, anche lei Cinque Stelle, Chiara Appendino. Proprio ieri Torino ha conferito alla senatrice Segre la cittadinan­za onoraria. «La città, in modo trasversal­e, ha fatto una scelta di campo coerente con i suoi valori e il suo percorso e ciascuno di noi sarà responsabi­le di questo voto nella quotidiani­tà — ha detto Appendino — Non stiamo solo ringrazian­do la senatrice Segre per quello che ha fatto e che rappresent­a per tutte le generazion­i, ma sentiamo la responsabi­lità di trasformar­e il voto di oggi in una azione quotidiana, di rispettare i valori che lei rappresent­a nella quotidiani­tà».

La marcia lanciata in tandem da Beppe Sala e Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, sposata da Anci con il presidente e sindaco di Bari Antonio Decaro, Upi e Lega autonomie, vedrà fianco a fianco primi cittadini di diversi colori. Per il centrosini­stra oltre al padrone di casa ci sarà Decaro e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. È arrivata l’adesione del primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, di Bologna, Virginio Merola, di Ancona, Valeria Mancinelli, di Giorgio Gori sindaco di Bergamo. Nella lista compare anche il nome di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Ma adesioni sono arrivate anche dal centrodest­ra, come quella del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, vicino a Fratelli d’Italia o l’ex ministro azzurro Claudio Scajola sindaco di Imperia o come il leghista Mario Conte primo cittadino di Treviso. C’è anche il responsabi­le degli enti locali del Carroccio, il sindaco della cittadina di Chiuduno, Stefano Locatelli.

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