Piazza Fontana, la città si ferma
Il Capo dello Stato in Consiglio comunale. Una quercia e un docufilm per ricordare l’anarchico morto L’abbraccio di Mattarella ai parenti. Sala alle figlie di Pinelli: vi chiedo scusa a nome di Milano
Doppio debutto in occasione dei 50 anni dalla strage di piazza Fontana: per la prima volta un presidente della Repubblica sarà in città in occasione dell’anniversario e interverrà in Consiglio. Sergio Mattarella incontrerà i parenti delle vittime prima di entrare in Aula. Oltre al corteo tradizionale alle 16 da piazza Scala, quello degli antifascisti alle 18 da piazza Cavour e un terzo, in dissenso, convocato dal circolo Ponte della Ghisolfa. Ieri intanto il sindaco Giuseppe Sala ha inaugurato in piazzale Segesta l’albero intitolato al ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli: «Chiedo scusa alla famiglia a nome di Milano». Le figlie: «Un dono della città antifascista».
Quel pomeriggio di cinquanta anni fa, nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana, ci sono un centinaio di persone, uomini e donne perlopiù arrivati dalla provincia lombarda, col vestito buono, commercianti e piccoli imprenditori per le contrattazioni del mercato agricolo e del bestiame. Mentre si concludono gli affari, una bomba esplode sotto il grande tavolo centrale. Diciassette morti e 88 feriti, che oggi verranno ricordati nel tradizionale corteo in partenza alle 16 da piazza Scala, in arrivo in piazza Fontana alle 16 e 37 in punto, ora della strage.
Un cinquantenario che vede a Milano la presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, in un doppio debutto: per la prima volta la più alta carica dello Stato sarà in città in occasione dell’anniversario e per la prima volta interverrà in Consiglio comunale. La seduta straordinaria è fissata per le 14.30: il presidente della Repubblica terrà il discorso conclusivo dopo gli interventi del presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, del sindaco Beppe Sala e del presidente dell’Associazione familiari delle vittime Carlo Arnoldi. Familiari che Mattarella incontrerà poco prima di entrare in Aula.
Un intervento simbolico perché «avviene nella sede dell’assemblea rappresentativa della città — dice Bertolé —, nel cuore della democrazia milanese: a dimostrazione che quel progetto eversivo venne bloccato dalla fermezza delle istituzioni e dei cittadini». Oggi, continua Bertolé, «la verità storica è affermata, fare memoria significa promuovere la consapevolezza della grande risposta dei cittadini, che con dignità bloccarono il tentativo di sovvertire l’ordine democratico». Quello della strage, ha ricordato Sala, «è stato un capitolo tristissimo, ma anche di mobilitazione: Milano c’è stata. Spesso dalla tragedia Milano riesce a riformulare un percorso di rinascita».
Un messaggio da passare alle nuove generazioni: alla presenza di Mattarella oggi saranno presenti in Aula 18 piccoli consiglieri, rappresentanti dei Consigli di Municipio dei Ragazzi e delle Ragazze, appartenenti alle scuole elementari e medie di Milano. Ma tutti i cittadini potranno partecipare virtualmente alla seduta, che sarà proiettata sul maxischermo in Galleria Vittorio Emanuele.
Accanto al tradizionale corteo istituzionale, alle 18 in piazza Cavour è convocato quello del coordinamento «Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale» per ricordare la morte in questura di Giuseppe Pinelli. Quest’anno il circolo Ponte della Ghisolfa ha organizzato un’ulteriore iniziativa in dissenso col resto della galassia anarchica milanese, convocando un terzo corteo alle 18 in piazza Fontana. Se il ricordo della strage continua a dividere, ieri nell’aula magna del Tribunale di Milano il presidente dell’Anm Luca Poniz ne ha parlato come di una «ferita mai chiusa e ancora sanguinante». Ricordando alcune decisioni «sconcertanti» della magistratura: «Parti delle istituzioni repubblicane hanno pervicacemente ostacolato l’accertamento della verità, quando non cospirato al suo occultamento e alla costruzione artificiosa di una verità falsa».