«Reggetevi ai sostegni» I cartelli di sicurezza dopo le frenate in metrò
Nuove linee, software e flotte: arrivano 830 milioni dal ministero
Icartelli sono apparsi in questi giorni nelle stazioni e sui convogli delle linee «rossa» e «verde» del metrò. «Attenzione. Questo treno potrebbe frenare bruscamente. Reggersi ai sostegni» recitano i manifesti incollati alle pareti e appesi all’interno delle carrozze. È una delle azioni messe in campo da Atm per tutelare i passeggeri dalle frenate d’emergenza in metropolitana causate da falsi allarmi.
I cartelli sono apparsi in questi giorni nelle stazioni e sui convogli delle linee «rossa» e «verde» del metrò. «Attenzione. Questo treno potrebbe frenare bruscamente. Reggersi ai sostegni» recitano i manifesti incollati alle pareti e appesi all’interno delle carrozze. «Per la tua sicurezza e quella degli altri passeggeri reggiti agli appositi sostegni» ribadiscono i pannelli informativi. È una delle azioni messe in campo da Atm a seguito delle frenate d’emergenza che da un anno e mezzo si verificano soprattutto lungo la M1 e la M2, provocando feriti. Il meccanismo di sicurezza è efficiente (i blocchi servono a prevenire incidenti gravi), ma a volte riceve informazioni errate dal sistema. L’ultimo stop anomalo risale al 6 dicembre a San Babila: almeno una quindicina di persone sono cadute per la forte frenata e si sono fatte male, mentre sono più di dieci i casi sui quali indagano i magistrati Tiziana Siciliano e Maura Ripamonti. Il 20 dicembre si è tenuto un vertice in Procura, alla presenza dei responsabili di Atm, della polizia locale e della vicesindaco Anna Scavuzzo per definire il cronoprogramma di risoluzione del problema.
Anche a seguito di quell’incontro l’azienda di trasporti ha incrementato la campagna di sensibilizzazione con i manifesti informativi, sull’esempio di quanto avviene in altre metropolitane, per esempio a Parigi. Già da ottobre l’invito a reggersi ai sostegni viene ripetuto ai passeggeri tramite messaggi audio in metrò. Nel frattempo, Atm sta lavorando per eliminare le cause dei falsi allarmi che generano i bruschi stop e sta predisponendo soluzioni tampone per limitarne gli effetti. Sulla linea «verde» sono state rimosse un terzo delle boe (sensori) ai deviatoi che facevano scattare i blocchi, sono stati intensificati la pulizia dei binari e i corsi di aggiornamento per il personale. Per la «rossa» l’azienda ha chiesto e ottenuto dal Ministero dei trasporti di poter modificare il meccanismo di frenata sui treni «Leonardo», spesso protagonisti dei disagi. I convogli sono dotati di «pattini», enormi barre magnetiche che scendono, si attaccano ai binari e producono una frenata di eccezionale potenza. Nei «Leonardo» modificati in caso di blocchi improvvisi si attiveranno solo quattro dei dodici «pattini» disponibili, senza ripercussioni sulla sicurezza. Per la soluzione definitiva, che coinvolge anche il fornitore del sistema informatico Alstom, bisognerà attendere almeno un anno.
In ambito trasporti, negli ultimi giorni il Ministero ha stabilito di destinare a Milano un totale di 830 milioni di euro. I fondi serviranno al potenziamento dell’hub Cinisello-Monza Bettola, per il prolungamento della M1, per il sistema di segnalamento e per 21 treni della M3 e 50 filobus, per la progettazione dell’hub M4 Segrate-Linate e del prolungamento della M5.