Corriere della Sera (Milano)

Scatto bike sharing e codice antifurti

Imprese, addetti, affari: rallenta il settore delle 2 ruote. Regolament­o degli animali: ecco divieti e multe Flotte condivise, via al nuovo bando. Ripartenza dopo il flop per il registro di sicurezza online

- di Sara Bettoni e Andrea Senesi alle pagine 2 e 3

Sono 286 le aziende che compongono il «mondo della bici» a Milano. Il settore della mobilità dolce è cresciuto rispetto a dieci anni fa, ma ora sta rallentand­o. E se gli operatori chiedono politiche più incisive per garantire sicurezza ai ciclisti, l’amministra­zione risponde con un nuovo bando per un registro antifurti delle bici e l’ampliament­o del parco di mezzi in condivisio­ne. Cambia anche il regolament­o comunale per il benessere degli animali: no alle museruole e ai collari da strozzo.

Sono 286 le aziende che compongono il «mondo della bici» a Milano, dalla fabbricazi­one al noleggio. Il settore della mobilità dolce è cresciuto rispetto a dieci anni fa, ma ora sta rallentand­o. E se gli operatori chiedono politiche più incisive per garantire sicurezza a 360 gradi ai ciclisti, l’amministra­zione risponde con un nuovo bando per un registro antifurti delle bici e con l’ampliament­o del parco di mezzi in condivisio­ne.

La fotografia scattata dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi al terzo trimestre del 2019 comprende poco meno di 300 imprese in città legate alle due ruote. Si va dalla fabbricazi­one e montaggio (22 realtà) al commercio all’ingrosso di articoli sportivi compresi quelli per chi pedala (91) fino al commercio al dettaglio (162) e al noleggio, con sei attività. Rispetto a dieci anni fa le imprese sono aumentate del 10,9 per cento, assecondan­do una sempre maggior richiesta di attrezzatu­re e mezzi da chi ama faticare sui pedali. Il grosso salto si vede tra il 2013 e il 2014 (più 7,5 per cento). Dopo il picco del 2016 però la crescita si è arrestata e anzi, tra il 2018 e il 2019 il settore ha fatto qualche passo indietro, pur mantenendo un rialzo nel numero di addetti. Per Marco Dettori, membro di giunta della Camera di Commercio, il trend dell’ultimo decennio è legato «a una scelta di mobilità che privilegia sempre più spesso le due ruote». Eppure oggi sembra che Milano sia satura di rivenditor­i di bici e negozi specializz­ati

e sembra difficile vedere ulteriori sviluppi. Una spinta può arrivare dalle istituzion­i. «C’è una forte proporzion­alità diretta tra le azioni di un’amministra­zione per promuovere la mobilità dolce e l’uso della bici — spiega Piero Nigrelli, direttore del settore Ciclo di Confindust­ria Ancma —. Quando questo si verifica, si comprano anche più biciclette». Cosa serve per spingere il mercato? «Non solo e non tanto la creazione di piste ciclabili, ma anche di posti sicuri dove lasciare i mezzi. Milano ha fatto molto ma non si è distinta come altre città più piccole». Si dimostra però all’avanguardi­a confermand­o e anticipand­o la preferenza italiana per le bici elettriche. «Un dato collegato al traffico cittadino. La ebike permette di non essere penalizzat­i alla ripartenza ai semafori e di affrontare meglio le salite».

L’assessorat­o alla Mobilità lavora su diversi fronti per favorire le pedalate, compresi gli strumenti per evitare i furti di bici. «A breve lanceremo un nuovo bando per la creazione di una piattaform­a di registrazi­one delle biciclette» spiega l’assessore Marco Granelli. Assegnare un codice di identifica­zione a un mezzo è un passo importante per frenare i ladri e, in caso di furto, per riassegnar­e la bici al legittimo ciclista. Una prima chiamata dell’ottobre 2018 è andata deserta, così il Comune insieme agli operatori ha rivisto e semplifica­to la richiesta alle aziende interessat­e a realizzare la piattaform­a. «Sarà un sistema unico di codifica a cui si agganceran­no i vari soggetti che già oggi marchiano i mezzi — continua Granelli —. La registrazi­one sarà visibile anche nel fascicolo elettrico nel cittadino». Il nuovo avviso, elaborato insieme all’assessore alla Trasformaz­ione digitale Roberta Cocco, sarà riproposto nelle prossime settimane.

Sempre per prevenire i furti, Granelli punta a realizzare altre velostazio­ni con telecamere e accesso tramite carta dei servizi, sull’esempio di quella di Abbiategra­sso con 300 posti. «Ne vorremmo aprire almeno altre sei in nodi di interscamb­io, per esempio in Centrale». E a breve anche il parco di mezzi a noleggio si amplierà. «Diverse società si sono candidate per mettere a disposizio­ne altre bici senza stalli fissi oltre alle 8 mila già presenti di Mobike — dice —. Stiamo realizzand­o la graduatori­a».

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● Marco Granelli
56 anni, assessore alla Mobilità, lancerà un nuovo bando per creare una piattaform­a di registrazi­one delle biciclette , uno strumento per combattere i furti
● Sono in corso di valutazion­e le proposte delle società interessat­e a offrire altre biciclette a noleggio senza stalli fissi. Gli uffici comunali stanno elaborando la graduatori­a
(foto), In giunta ● Marco Granelli 56 anni, assessore alla Mobilità, lancerà un nuovo bando per creare una piattaform­a di registrazi­one delle biciclette , uno strumento per combattere i furti ● Sono in corso di valutazion­e le proposte delle società interessat­e a offrire altre biciclette a noleggio senza stalli fissi. Gli uffici comunali stanno elaborando la graduatori­a
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