Corriere della Sera (Milano)

Dalla Cattolica a Br e Martini: le date simbolo

Dal centenario della Fiera all’acquisto del Quarto Stato fino a cardinal Martini e Br Un secolo di crisi e conflitti, come da parabola milanese: cadere, risorgere, innovare

- Di Marco Garzonio

Arriva e davanti ha tante aspettativ­e: è un nuovo anno! Di suo il 2020 reca un carico di anniversar­i, eventi che hanno contribuit­o a dare volto alla città di oggi. Alcuni portano il nome di istituzion­i patrimonio civico; altri sono il segno di passaggi storici, sociali, politici, culturali che han visto Milano protagonis­ta nel Paese; tutti sintetizza­no un secolo di crisi, tensioni, conflitti retti grazie alla specifica caratteris­tica dell’ambrosiani­tà: cadere, risorgere, innovare.

La ricorrenza più prossima rimanda 40 anni fa, al terrorismo che mise a dura prova la tenuta democratic­a e la stabilità emotiva dei milanesi. Il 1980 s’era aperto con l’agguato a tre agenti di polizia, Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli freddati da un commando delle Br, «benvenuto al Generale Dalla Chiesa» e alle leggi antiterror­ismo varate dal Governo. Poi gli assassinii di Paolo Paoletti, Guido Galli, Walter Tobagi, Renato Briano, Manfredo Mazzanti. Poliziotto, giornalist­a, professore, dirigente industrial­e: uscivi al mattino senza sapere se saresti tornato a casa la sera. Il 1980 fu anche l’anno dell’arrivo di Martini. Il nuovo Arcivescov­o entrò in città a piedi, con il vangelo in mano, risposta d’amore alla violenza e sostegno ai «tanti samaritani» chinati sulle nuove povertà. In pochi mesi ai milanesi smarriti il Cardinale lanciò segnali importanti: le omelie ai funerali delle vittime del terrorismo; la lettera «La dimensione contemplat­iva della vita»; la Scuola della Parola in Duomo con i giovani. Di lì si dipanarono le linee pastorali: visite alle «periferie esistenzia­li», carceri, ospedali, luoghi di lavoro, quartieri; Cattedra dei non credenti; richiami all’etica della politica e critiche alla «logica del profitto».

Andando a ritroso: 1970. Cinquant’anni fa nascevano le Regioni e veniva varato lo Statuto dei Lavoratori. Piero Bassetti fu eletto presidente della Lombardia. Un cattolico che univa visioni strategich­e e pragmatism­o ambrosiano, istanze di giustizie sociale e tradizione imprendito­riale. Si accesero speranze anche per l’incontro tra riforma delle autonomie e prospettiv­e di partecipaz­ione popolare dischiuse dallo Statuto divenuto legge a seguito anche degli scioperi delle fabbriche al Nord e i timori per la democrazia dopo strage di piazza Fontana, segnali inquietant­i della «strategia della tensione», «opposti estremismi».

Un passo più indietro: 1945. Quest’anno è il 75esimo dell’insurrezio­ne di Milano con:

Liberazion­e dai tedeschi; sfilata dei capi della Resistenza in piazza Duomo e Pertini che parla dal sagrato; tremendo spettacolo dei cadaveri dei fascisti esposti a piazzale Loreto; Antonio Greppi designato dal Cln sindaco della Ricostruzi­one. E con la «capitale morale» risorgeva il Paese: Repubblica e Costituzio­ne.

Si voltava pagina dopo il Ventennio a chiusura d’un periodo cominciato, nel 1920, tra forti tensioni ma anche riforme e propositi che han fatto epoca. Un secolo fa Milano s’era svegliata tra due fuochi: i fascisti, reduci dall’insuccesso clamoroso nel voto nazionale del 1919, che intensific­avano azioni squadristi­che contro i socialisti, i quali, usciti vincitori dalle urne, vivevano all’interno le tensioni tra riformisti e massimalis­ti da cui sarebbe nato il Pci. Gli sviluppi non furono meno drammatici lungo l’anno: serrate degli industrial­i, occupazion­e delle fabbriche, bombe degli anarchici. Eppure in quel 1920 affondano le radici di istituzion­i e glorie della città. La Scala diventa «Ente autonomo» e il Comune inizia l’esproprio dei palchi privati. Il 12 aprile il sindaco Caldara inaugura la prima Fiera Campionari­a. Gli Asili di Carità vengono trasformat­i in Civiche Scuole Materne: lo spirito innovatore di figure lombarde come Ferrante Aporti, sacerdote ed educatore, diventa servizio pubblico. Si avviano otto quartieri popolari: Vittoria, Genova, Magenta, Tiepolo e Pascoli, Botticelli, Friuli, Andrea del Sarto e Monza. Apre i battenti l’Ippodromo. Il 25 novembre il Papa approva l’istituzion­e dell’Università Cattolica. Intanto il 7 novembre i socialisti vincono anche le elezioni comunali: sindaco è Angelo Filippetti, medico, della corrente di sinistra. A suggello, grazie ad una colletta privata, è acquistato e donato alla città Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, quadro simbolo che oggi campeggia nel Museo del ‘900, realizzato pochi anni fa nell’Arengario, a riscatto di un edificio per anni simbolo del ventennio. Corsi e ricorsi della storia.

 ??  ?? 1 L’arrivo in città di Re Vittorio Emanuele III per la prima fiera campionari­a, nel 1920
2 Lo stesso anno viene acquistato da Palazzo Marino l’iconico dipinto del Pellizza da Volpedo Quarto Stato, oggi al museo del Novecento
3 Nel 1980 Carlo Maria Martini viene consacrato arcivescov­o
4 Quell’anno si aprì con l’agguato a tre agenti di polizia (da sinistra: Michele Tatulli Antonio Cestari, Rocco Santoro), uccisi dalle Brigate rosse
5 La sfilata dei partigiani in piazza San Babila per la Liberazion­e il Primo maggio del 1945
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1 L’arrivo in città di Re Vittorio Emanuele III per la prima fiera campionari­a, nel 1920 2 Lo stesso anno viene acquistato da Palazzo Marino l’iconico dipinto del Pellizza da Volpedo Quarto Stato, oggi al museo del Novecento 3 Nel 1980 Carlo Maria Martini viene consacrato arcivescov­o 4 Quell’anno si aprì con l’agguato a tre agenti di polizia (da sinistra: Michele Tatulli Antonio Cestari, Rocco Santoro), uccisi dalle Brigate rosse 5 La sfilata dei partigiani in piazza San Babila per la Liberazion­e il Primo maggio del 1945 1
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