Dalla Cattolica a Br e Martini: le date simbolo
Dal centenario della Fiera all’acquisto del Quarto Stato fino a cardinal Martini e Br Un secolo di crisi e conflitti, come da parabola milanese: cadere, risorgere, innovare
Arriva e davanti ha tante aspettative: è un nuovo anno! Di suo il 2020 reca un carico di anniversari, eventi che hanno contribuito a dare volto alla città di oggi. Alcuni portano il nome di istituzioni patrimonio civico; altri sono il segno di passaggi storici, sociali, politici, culturali che han visto Milano protagonista nel Paese; tutti sintetizzano un secolo di crisi, tensioni, conflitti retti grazie alla specifica caratteristica dell’ambrosianità: cadere, risorgere, innovare.
La ricorrenza più prossima rimanda 40 anni fa, al terrorismo che mise a dura prova la tenuta democratica e la stabilità emotiva dei milanesi. Il 1980 s’era aperto con l’agguato a tre agenti di polizia, Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli freddati da un commando delle Br, «benvenuto al Generale Dalla Chiesa» e alle leggi antiterrorismo varate dal Governo. Poi gli assassinii di Paolo Paoletti, Guido Galli, Walter Tobagi, Renato Briano, Manfredo Mazzanti. Poliziotto, giornalista, professore, dirigente industriale: uscivi al mattino senza sapere se saresti tornato a casa la sera. Il 1980 fu anche l’anno dell’arrivo di Martini. Il nuovo Arcivescovo entrò in città a piedi, con il vangelo in mano, risposta d’amore alla violenza e sostegno ai «tanti samaritani» chinati sulle nuove povertà. In pochi mesi ai milanesi smarriti il Cardinale lanciò segnali importanti: le omelie ai funerali delle vittime del terrorismo; la lettera «La dimensione contemplativa della vita»; la Scuola della Parola in Duomo con i giovani. Di lì si dipanarono le linee pastorali: visite alle «periferie esistenziali», carceri, ospedali, luoghi di lavoro, quartieri; Cattedra dei non credenti; richiami all’etica della politica e critiche alla «logica del profitto».
Andando a ritroso: 1970. Cinquant’anni fa nascevano le Regioni e veniva varato lo Statuto dei Lavoratori. Piero Bassetti fu eletto presidente della Lombardia. Un cattolico che univa visioni strategiche e pragmatismo ambrosiano, istanze di giustizie sociale e tradizione imprenditoriale. Si accesero speranze anche per l’incontro tra riforma delle autonomie e prospettive di partecipazione popolare dischiuse dallo Statuto divenuto legge a seguito anche degli scioperi delle fabbriche al Nord e i timori per la democrazia dopo strage di piazza Fontana, segnali inquietanti della «strategia della tensione», «opposti estremismi».
Un passo più indietro: 1945. Quest’anno è il 75esimo dell’insurrezione di Milano con:
Liberazione dai tedeschi; sfilata dei capi della Resistenza in piazza Duomo e Pertini che parla dal sagrato; tremendo spettacolo dei cadaveri dei fascisti esposti a piazzale Loreto; Antonio Greppi designato dal Cln sindaco della Ricostruzione. E con la «capitale morale» risorgeva il Paese: Repubblica e Costituzione.
Si voltava pagina dopo il Ventennio a chiusura d’un periodo cominciato, nel 1920, tra forti tensioni ma anche riforme e propositi che han fatto epoca. Un secolo fa Milano s’era svegliata tra due fuochi: i fascisti, reduci dall’insuccesso clamoroso nel voto nazionale del 1919, che intensificavano azioni squadristiche contro i socialisti, i quali, usciti vincitori dalle urne, vivevano all’interno le tensioni tra riformisti e massimalisti da cui sarebbe nato il Pci. Gli sviluppi non furono meno drammatici lungo l’anno: serrate degli industriali, occupazione delle fabbriche, bombe degli anarchici. Eppure in quel 1920 affondano le radici di istituzioni e glorie della città. La Scala diventa «Ente autonomo» e il Comune inizia l’esproprio dei palchi privati. Il 12 aprile il sindaco Caldara inaugura la prima Fiera Campionaria. Gli Asili di Carità vengono trasformati in Civiche Scuole Materne: lo spirito innovatore di figure lombarde come Ferrante Aporti, sacerdote ed educatore, diventa servizio pubblico. Si avviano otto quartieri popolari: Vittoria, Genova, Magenta, Tiepolo e Pascoli, Botticelli, Friuli, Andrea del Sarto e Monza. Apre i battenti l’Ippodromo. Il 25 novembre il Papa approva l’istituzione dell’Università Cattolica. Intanto il 7 novembre i socialisti vincono anche le elezioni comunali: sindaco è Angelo Filippetti, medico, della corrente di sinistra. A suggello, grazie ad una colletta privata, è acquistato e donato alla città Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, quadro simbolo che oggi campeggia nel Museo del ‘900, realizzato pochi anni fa nell’Arengario, a riscatto di un edificio per anni simbolo del ventennio. Corsi e ricorsi della storia.