Corriere della Sera (Milano)

Guinzaglio al collo, scattano divieti e multe per i padroni dei cani

«Rischio soffocamen­to, va utilizzato il gilet»

- Di Andrea Senesi

All’interno delle aree cani non sarà obbligator­io la museruola per le razze considerat­e più aggressive. L’accordo politico c’è: il contestato (soprattutt­o dalle associazio­ni animaliste) comma 3 dell’articolo 18 del futuro regolament­o comunale degli animali (che sarà definitiva­mente approvato alla ripresa dei lavori del Consiglio) sarà soppresso. Sono tanti gli emendament­i al testo che era già stato approvato nelle scorse settimane dalle commission­i competenti. Il più importante, su cui c’è il via libera della giunta e l’intesa tra Pd e Forza Italia, riguarda appunto la soppressio­ne dell’obbligo di museruola nelle aree cani per le razze classifica­te come pericolose.

Dopo 14 anni, Milano avrà un nuovo regolament­o «per il benessere e la tutela» dei suoi animali. Tante le novità positive, sottolinea­te anche dagli altri esperti che hanno lavorato alla stesura del documento. Carlo Monguzzi, consiglier­e ambientali­sta del Pd, ha preparato la lista delle possibili modifiche da apportare al testo, lista che sarà discussa in nuovo vertice di maggioranz­a convocato dopo l’Epifania, ma su cui c’è già il sostanzial­e via libera della giunta e dei garanti. «Il regolament­o si basa sul principio che gli animali, come tutti gli esseri viventi vanno rispettati, tutelati e non va causata loro alcuna sofferenza o fastidio», spiega Monguzzi. Tra le principali novità, allora, il divieto di utilizzare il collare «da strozzo» (pena una sanzione amministra­tiva) e la possibilit­à per i dipendenti del Comune di portare il proprio animale da compagnia sul luogo di lavoro, ovviamente rispettand­o particolar­e regole e solo col consenso dei colleghi.

Tra gli emendament­i da approvare anche l’estensione del divieto per i circhi di utilizzare «i grandi felini» per i loro spettacoli. Soddisfatt­o delle possibile modifiche anche Gianluca Comazzi, che a nome di Forza Italia aveva duramente contestato la versione originaria del regolament­o e in particolar­e l’obbligo di museruola. «Era necessario abolire la “lista di proscrizio­ne” per le diverse razze canine. Una norma assurda, con la quale si dichiarava guerra a 30 mila proprietar­i di cani milanesi».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy