Guinzaglio al collo, scattano divieti e multe per i padroni dei cani
«Rischio soffocamento, va utilizzato il gilet»
All’interno delle aree cani non sarà obbligatorio la museruola per le razze considerate più aggressive. L’accordo politico c’è: il contestato (soprattutto dalle associazioni animaliste) comma 3 dell’articolo 18 del futuro regolamento comunale degli animali (che sarà definitivamente approvato alla ripresa dei lavori del Consiglio) sarà soppresso. Sono tanti gli emendamenti al testo che era già stato approvato nelle scorse settimane dalle commissioni competenti. Il più importante, su cui c’è il via libera della giunta e l’intesa tra Pd e Forza Italia, riguarda appunto la soppressione dell’obbligo di museruola nelle aree cani per le razze classificate come pericolose.
Dopo 14 anni, Milano avrà un nuovo regolamento «per il benessere e la tutela» dei suoi animali. Tante le novità positive, sottolineate anche dagli altri esperti che hanno lavorato alla stesura del documento. Carlo Monguzzi, consigliere ambientalista del Pd, ha preparato la lista delle possibili modifiche da apportare al testo, lista che sarà discussa in nuovo vertice di maggioranza convocato dopo l’Epifania, ma su cui c’è già il sostanziale via libera della giunta e dei garanti. «Il regolamento si basa sul principio che gli animali, come tutti gli esseri viventi vanno rispettati, tutelati e non va causata loro alcuna sofferenza o fastidio», spiega Monguzzi. Tra le principali novità, allora, il divieto di utilizzare il collare «da strozzo» (pena una sanzione amministrativa) e la possibilità per i dipendenti del Comune di portare il proprio animale da compagnia sul luogo di lavoro, ovviamente rispettando particolare regole e solo col consenso dei colleghi.
Tra gli emendamenti da approvare anche l’estensione del divieto per i circhi di utilizzare «i grandi felini» per i loro spettacoli. Soddisfatto delle possibile modifiche anche Gianluca Comazzi, che a nome di Forza Italia aveva duramente contestato la versione originaria del regolamento e in particolare l’obbligo di museruola. «Era necessario abolire la “lista di proscrizione” per le diverse razze canine. Una norma assurda, con la quale si dichiarava guerra a 30 mila proprietari di cani milanesi».