Corriere della Sera (Milano)

In una strada del quartiere Nolo la libreria indipenden­te «Noi» Volumi illustrati e area coworking

«Offrire al quartiere un luogo dove incontrars­i è un modo per farsi sentire»

- di Marta Ghezzi

Sono in quattro, di età compresa fra i 30 e i 40 anni. Due, Andrea Angeli e Marco Rinaldi, architetto il primo, ingegnere il secondo, non hanno lasciato il posto fisso («Se ha ancora senso chiamarlo così…»); una, Anna Spreafico, si è trasferita a Istanbul, e così a tempo pieno, nonostante il pancione di otto mesi, c’è solo Alice Piciocchi, giornalist­a. Lei, però, continua a parlare di progetto corale e di atto di coraggio collettivo. L’atto di coraggio è una libreria, «Noi,

Scelte

«Più che le logiche di mercato, seguiamo le passioni personali e i gusti dei nostri clienti»

libreria spazio culturale di vicinato», aperta da poco in via delle Leghe, nel quartiere Nolo. Una libreria indipenden­te, specializz­ata in illustrati. «A qualcuno più che coraggio sembrerà follia pura, noi pensiamo che in questo momento offrire al territorio un luogo dove incontrars­i, trovare libri, parlarne, conoscersi, sia vera resistenza civile», dice lei.

Due stanze, una dedicata a vendita e lettura, l’altra come spazio per le presentazi­oni e il coworking (sette tavolini, connession­e wifi, nessuna tessera d’ingresso). Una sezione di narrativa e saggistica («Seguiamo logiche di interesse personale e del nostro pubblico più di quelle di mergrammaz­ione cato»), una riservata alla cartoleria (quaderni e taccuini originali in arrivo da diversi paesi europei), e poi l’illustrato declinato in tutte le sue forme: albi, libri di grafica, libri d’artista, volumi di fotografia, graphic novel, fumetti, pop up, oltre alla classica selezione di libretti e libroni con le pagine piene di disegni per i bambini. «Una scelta ponderata», svela Piciocchi, «perché l’illustrato, che sta fra l’altro conoscendo una certa notorietà, è forse l’unico libro difficilme­nte sostituibi­le da un supporto digitale. Inoltre oggi ci sono molte case editrici indipenden­ti, anche minuscole, che propongono lavori di qualità che ci piace portare alla luce».

Davanti all’ormai immancabil­e punto bar — nel loro caso a self service, con tè e caffè, tisane, succhi e biscotti e pasticceri­a secca di economia solidale —, i quattro soci hanno dato vita a Matrioska, lo scaffale che cambia ogni mese, affidato di volta in volta a un autore o a un gruppo. «A ottobre è stato curato da Compulsive Archive, poi l’ha preso in mano il critico musicale Vincenzo Rossini, questo mese invece sta scegliendo cosa esporre l’agenzia creativa franzLab. È anche un modo per creare connession­i e fare rete».

Come tutte le librerie, anche Noi propone una prodi eventi. Presentazi­oni, laboratori (grafica, tecniche di stampa, stop motion), letture sceniche e ad alta voce, poesia. «C’è stato uno stop obbligato nel periodo prenataliz­io, anche se la libreria è rimasta aperta durante tutte le feste e lo è tuttora», fa sapere Piciocchi. Ripartiamo il 9 gennaio con la presentazi­one di un piccolo cult, «Il giardino di Derek Jarman», finalmente tradotto in italiano da Nottetempo. E con l’arrivo della bella stagione, apriremo il giardino sul retro: il verde, oltre ai libri, a disposizio­ne della comunità: se non è questa resistenza civile!».

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(foto Piaggesi / Fotogramma) Volumi e letture Silvia Polillo e Alice Piciocchi nei locali di «Noi, libreria spazio culturale di vicinato»

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