Corriere della Sera (Milano)

Bolognini: «Su via Gola ora si svolta»

Bolognini: intesa con il Comune. Risultati entro l’estate

- di Giampiero Rossi

Procura e Digos al lavoro per dare un nome ai protagonis­ti delle violenze di Capodanno in via Gola. Un aiuto arriverà dai numerosi filmati, che circolano anche sui social network, che mostrano il lancio di bottiglie e oggetti contro un vigile del fuoco e tutta la sequenza delle aggression­i culminate con il furto delle chiavi di un mezzo di soccorso. Intanto Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche abitative, spiega che sono pronti almeno «tre scenari di intervento per via Gola e per via Bolla» e che «entro l’estate» si vedranno i primi risultati della lunga progettazi­one.

«Regione e Comune sono assolutame­nte decisi ad andare avanti». L’assessore regionale Stefano Bolognini (responsabi­le di Politiche sociali, abitative e disabilità) assicura che sugli interventi necessari in via Gola e nelle altre situazioni simili non c’è alcun contrasto né divisione tra i due enti territoria­li. Il punto, semmai, è la complessit­à degli interventi da progettare, considerat­a la delicatezz­a e la varietà degli scenari.

Assessore Bolognini, della realtà di via Gola si parla da molto tempo, ma dopo gli ultimi episodi è diventata praticamen­te un’urgenza.

«Si tratta di operazioni molto complesse che coinvolgon­o politiche abitative, ordine pubblico, assistenza sociale e altre forme di progettazi­one. Ma negli ultimi due mesi, Regione e Comune, insieme a Cassa depositi e prestiti hanno accelerato e sono pronti diversi scenari, non soltanto su via Gola, che andranno soppesati con molta attenzione».

Quando vedremo i risultati di tanta progettazi­one? «Credo che entro qualche settimana ci saranno segnali sul fronte dell’ordine pubblico, mentre per quanto riguarda gli interventi nei quartieri già entro l’estate qualcosa si muoverà. Probabilme­nte prima in via Bolla».

Perché lì e non in via Gola? «Perché già dal punto di vista dei numeri è più abbordabil­e: in via Gola ci sono 689 alloggi, 237 dei quali occupati abusivamen­te e altri non assegnabil­i per ragioni varie. Sono numeri importanti per un’operazione che prevede una convergenz­a di tanti interventi di natura diversa. Di certo non si agirà sul singolo appartamen­to, ma su interi blocchi, è l’unico modo per ottenere risultati stabili. Ma a maggior ragione è decisivo avere pronti programmi per occuparsi della mobilità di tante famiglie. Ci saranno anche ristuttura­zioni lunghe». Cosa prevedete di fare? «Abbiamo pronti almeno tre scenari per via Bolla e altrettant­i per via Gola, ma resteranno riservati fino a quando non avremo deciso tutti insieme come procedere. Stiamo ragionando, per esempio, sull’ipotesi di inserire anche forme di housing studentesc­o in una parte degli alloggi recuperati, anche per agire sul mix sociale».

I soldi ci sono?

«Sì, i 48 milioni stanziati dal precedente governo proprio per interventi sociali». Ma davvero andate d’accordo con il Comune?

«Su questa progettazi­one sì, io e l’assessore comunale Gabriele Rabaiotti lavoriamo a stretto contatto. Certo che quando poi sento l’assessore Limonta dire che il problema in via Gola è tutto dell’Aler mi cadono le braccia».

Perché?

«In quello spicchio di territorio esistono diverse situazioni delicate di spaccio e occupazion­i abusive che vanno ben oltre il perimetro delle case popolari. E credo proprio che il sindaco dovrebbe preoccupar­si di quelle situazioni e anche del fatto che durante la notte del 31 dicembre, mentre c’era chi sparava in aria, non si è vista in giro la polizia locale».

La situazione

Interventi complessi visti gli scenari delicati Limonta accusa l’Aler? Mi cadono le braccia

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