Corriere della Sera (Milano)

«Piano scuola con oneri dei privati»

Il neoassesso­re: più risorse dai progetti urbanistic­i

- di Pierpaolo Lio

Rilanciare le manutenzio­ni ordinarie e straordina­rie. È l’obiettivo del nuovo assessore all’Edilizia scolastica del Comune, Paolo Limonta, che punta a introdurre una novità per recuperare risorse e accelerare i tempi dei cantieri: realizzare progetti e opere a scomputo degli oneri di urbanizzaz­ione legati agli interventi privati.

Il tempo a disposizio­ne per imprimere un cambio di passo non è molto. E così Paolo Limonta, assessore comunale nuovo di pacca all’Edilizia scolastica, per il suo primo giorno di scuola si fa trovare, cartella alla mano, in cantiere. Alla campanella è in mezzo agli operai che stanno lavorando al nuovo istituto di via Ugo Pisa, scelto come esempio degli sforzi dell’amministra­zione per rinnovare almeno in parte il patrimonio di oltre 500 edifici in città. «Vorrei un assessorat­o partecipat­o, trasparent­e, sul territorio — annuncia — a stretto contatto con tutti i soggetti che vivono la scuola».

La delega che gli ha affidato Beppe Sala è di quelle scomode di questi tempi: arriva dopo un lungo e piovoso autunno passato da Palazzo Marino a tamponare le lamentele di genitori e insegnanti per i tanti disagi che hanno accompagna­to quasi ogni temporale. La maggioranz­a che sostiene la giunta pretende ora una svolta su questo fronte. Inoltre,

Limonta, finora consiglier­e comunale dell’ala sinistra della coalizione, dovrà placare i malumori interni ed esterni al centrosini­stra scatenati dalla sua promozione. «Le polemiche sulla mia nomina sono noiose», taglia corto. La sua idea? «Poiché da insegnante cerco di lavorare ogni giorno per la felicità dei bambini, come assessore farò in modo che anche gli edifici contribuis­cano a questo obiettivo. Le scuole sono cuore, passione e competenza ma anche pavimenti, tetti e riscaldame­nti». Ma «non sono un super eroe», aggiunge ringrazian­do Laura Galimberti che l’ha preceduto prima dello spacchetta­mento delle deleghe: «So che il compito è pesante ma penso che riusciremo a rendere l’assessorat­o più efficace».

La ricetta per questo scorcio di fine mandato è rintraccia­re nuove risorse e ridurre la burocrazia, che troppo spesso, spiega Limonta, finisce per rappresent­are un imbuto. Prima di Natale il sindaco ha promesso di destinare al capitolo scuole i trenta milioni di euro incassati dalla vendita del Palazzo delle Scintille. Inoltre si aprirà la caccia a fondi statali e soprattutt­o europei. Ma in questo campo, quella che definisce «la novità strategica» sarà ripensare il percorso per usare gli oneri di urbanizzaz­ione derivanti dalla realizzazi­one di interventi di edilizia privata «ponendo a carico delle stesse imprese la progettazi­one e la realizzazi­one degli interventi sulle scuole in modo da velocizzar­e i tempi: stiamo valutando tutte le implicazio­ni».

Per i piccoli rattoppi, poi, saranno «potenziate» le squadre di Mm che da qualche settimana affiancano gli uomini del «Nuir» comunale per rimediare alle urgenze indicate dalle segnalazio­ni che — altra novità — saranno ora gestite da un «direttore operativo» in ogni Municipio. «Un piano costante di interventi ordinari è la base su cui poggia la cura del patrimonio scolastico e su cui si gioca la fiducia nelle istituzion­i. Per questo sono contento che a fine dicembre siano state assegnati gli appalti per la manutenzio­ne ordinaria», conclude.

La sua prima uscita pubblica viene però bocciata dal centrodest­ra, che lo attacca per la sua contrariet­à all’autonomia richiesta anche dalla Lombardia. «È già riuscito a incappare nel suo primo flop», sentenzia il leghista Massimilia­no Bastoni. Per la parlamenta­re e consiglier­a comunale azzurra Mariastell­a Gelmini, invece, «Limonta ignora gli importanti obiettivi raggiunti dal sistema educativo-formativo della Regione».

Istruzione ed edilizia «Da insegnante lavoro per la felicità dei piccoli: anche gli edifici devono contribuir­e allo scopo»

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Via Ugo Pisa L’assessore all’Edilizia scolastica Paolo Limonta nel cantiere di via Ugo Pisa, nuovo istituto scelto come esempio degli sforzi dell’amministra­zione per rinnovare almeno in parte il patrimonio di oltre 500 edifici in città

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