Corriere della Sera (Milano)

Via Gola, pistole e insulti nei video degli assalitori

L’inchiesta sui disordini di San Silvestro. Armi finte e provocazio­ni nel fortino sui Navigli

- Federico Berni

Dopo l’apertura di un fascicolo d’inchiesta, Procura e Digos sono al lavoro per dare un nome ai protagonis­ti delle violenze di Capodanno in via Gola. Un aiuto enorme arriverà dai numerosi filmati che girano anche sui social network e che mostrano questo: i delinquent­i non si limitano al lancio di oggetti contro un vigile del fuoco impegnato a spegnere un incendio, appiccato a un cumulo di rifiuti per strada, ma insultano più volte l’uomo con l’idrante, anche con cori di scherno e risate con pistole finte in mano.

Ancora una volta, la strada del quartiere Ticinese conferma la fama di fortino dell’illegalità, nonostante gli sforzi continui delle forze dell’ordine per contrastar­e i problemi, i quali però nascono sempre e unicamente dallo stato disastroso in cui versano i caseggiati popolari. Una sequenza di palazzi dove, in conseguenz­a di un sistema di occupazion­i abusive consolidat­o negli anni, spacciator­i nordafrica­ni, in alleanza con personaggi del circuito antagonist­a, hanno eretto una sorta di quartier generale, dal quale viene gestito il commercio di droga al dettaglio nelle zone della movida, a partire dai Navigli.

Sull’ennesimo grave episodio di via Gola, non sono mancati gli interventi politici. Anzi. L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha così commentato: «Anno nuovo, i soliti vecchi idioti dei centri sociali, stavolta contro i vigili del fuoco. Solidariet­à ai lavoratori aggrediti e la speranza, almeno stavolta, che i colpevoli finiscano in galera». Per l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, «le immagini divulgate sono molto chiare e i volti dei balordi sono facilmente identifica­bili. Mi auguro che polizia abbia già identifica­to tutte queste persone e che li abbia già segnalati all’autorità giudiziari­a. Mi stupisco del fatto che tutti questi “bravi ragazzi”, conosciuti già da anni anche dalla polizia stessa, siano ancora a piede libero». Ma Paolo Limonta, assessore comunale all’Edilizia scolastica, contrattac­ca: «Ci sono le case dell’Aler in via Gola e sono della Regione, che non ha fatto niente in questi anni per il loro risanament­o».

Nel corso di quei minuti di violenza, deflagrati alla mezzanotte e mezza con i primi roghi di rifiuti, un ragazzo ha anche rubato le chiavi dell’autopompa dei pompieri. Per poter spegnere le fiamme, che nel frattempo erano divampate spingendos­i pericolosa­mente a ridosso delle abitazioni, erano dovuti accorrere molti mezzi dal comando di via Messina.

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Un frame delle riprese ora al vaglio delle forze dell’ordine postate dagli stessi aggressori all’opera la notte di Capodanno in via Gola
Violenze Un frame delle riprese ora al vaglio delle forze dell’ordine postate dagli stessi aggressori all’opera la notte di Capodanno in via Gola

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