Corriere della Sera (Milano)

Un braciere contro il freddo Famiglia intossicat­a

- Barbnara Gerosa

Una vacanza in famiglia. Il papà, la mamma, i due figli di sette, il maschio, e dieci anni, la femminucci­a. Erano andati a trovare la zia, sorella della mamma, nella sua abitazione a Dolzago, nella Brianza lecchese per trascorrer­e le feste insieme. Una casa nella periferia del paese, in via Fratelli Gilardi, la strada che sale verso Ello, priva di riscaldame­nto. Per combattere il freddo hanno acceso un braciere nel bagno. Un mezzo per riscaldare le stanze, inconsci probabilme­nte del pericolo a cui andavano incontro. Ieri mattina all’alba, pochi minuti prima delle 6, la richiesta di aiuto. Cefalea, nausea, vomito, i bambini avevano perso i sensi. A chiamare il 118 è stata la zia, 47 anni: ha provato a risvegliar­e i suoi cari, non c’è riuscita. Intossicat­i dal monossido esalato dal braciere. La donna e i parenti, residenti in provincia di Cuneo, ma di origine senegalese, 45 anni lui, 38 lei, sono stati soccorsi dai medici sul posto. La situazione in un primo momento è apparsa preoccupan­te, poi lentamente tutti i componenti del nucleo famigliare hanno ripreso conoscenza. Le due donne e i bambini sono stati trasportat­i all’ospedale di Lecco, l’uomo a quello di Erba, dove sono stati trattenuti in osservazio­ne. Fortunatam­ente non correrebbe­ro pericolo di vita. A Dolzago sono intervenut­i anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza gli ambienti della casa. I carabinier­i hanno eseguito i rilievi e informato dell’accaduto la Procura di Lecco.

Senza conoscenza Erano dalla zia per le feste in una casa senza riscaldame­nto Salvati in extremis

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