Un braciere contro il freddo Famiglia intossicata
Una vacanza in famiglia. Il papà, la mamma, i due figli di sette, il maschio, e dieci anni, la femminuccia. Erano andati a trovare la zia, sorella della mamma, nella sua abitazione a Dolzago, nella Brianza lecchese per trascorrere le feste insieme. Una casa nella periferia del paese, in via Fratelli Gilardi, la strada che sale verso Ello, priva di riscaldamento. Per combattere il freddo hanno acceso un braciere nel bagno. Un mezzo per riscaldare le stanze, inconsci probabilmente del pericolo a cui andavano incontro. Ieri mattina all’alba, pochi minuti prima delle 6, la richiesta di aiuto. Cefalea, nausea, vomito, i bambini avevano perso i sensi. A chiamare il 118 è stata la zia, 47 anni: ha provato a risvegliare i suoi cari, non c’è riuscita. Intossicati dal monossido esalato dal braciere. La donna e i parenti, residenti in provincia di Cuneo, ma di origine senegalese, 45 anni lui, 38 lei, sono stati soccorsi dai medici sul posto. La situazione in un primo momento è apparsa preoccupante, poi lentamente tutti i componenti del nucleo famigliare hanno ripreso conoscenza. Le due donne e i bambini sono stati trasportati all’ospedale di Lecco, l’uomo a quello di Erba, dove sono stati trattenuti in osservazione. Fortunatamente non correrebbero pericolo di vita. A Dolzago sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza gli ambienti della casa. I carabinieri hanno eseguito i rilievi e informato dell’accaduto la Procura di Lecco.
Senza conoscenza Erano dalla zia per le feste in una casa senza riscaldamento Salvati in extremis