Lingotti e monete antiche Colpo grosso nell’attico
Bottino da 400 mila euro in un attico di via Monti. Ladri da Zilli: colpo scoperto dopo ore
Lingotti d’oro, alcuni Rolex, monete antiche e gioielli: 400 mila euro di refurtiva. Un lavoro da professionisti, il furto nell’attico di via Vincenzo Monti, così come quello da altre centinaia di migliaia di euro tra giubbotti, piumini e capi di alta moda messo a segno alla boutique Zilli, in via del Gesù, la sera di San Silvestro. Ladri scatenati con colpi di alto livello, dall’elegante strada del Sempione, al Quadrilatero. In via Vincenzo Monti, a chiamare la polizia è stato l’inquilino ventottenne che al ritorno dalle vacanze ha trovato la cassaforte aperta. I ladri hanno tagliato con la fiamma ossidrica una porta di servizio che permette di accedere all’appartamento, senza far scattare l’allarme. E hanno poi aperto il forziere che custodiva il «tesoro».
Lingotti d’oro, alcuni Rolex, monete antiche e gioielli: 400 mila euro di refurtiva. Un lavoro da professionisti, il furto nell’attico di via Vincenzo Monti, così come quello da altre centinaia di migliaia di euro tra giubbotti, piumini e capi di alta moda messo a segno alla boutique Zilli, in via del Gesù, la sera di San Silvestro.
Ladri scatenati con colpi di alto livello, dall’elegante strada del Sempione, al Quadrilatero. A chiamare la polizia, verso le 19 del 2 gennaio, è stato l’inquilino ventottenne, che vive solo nell’appartamento al diciassettesimo piano del numero 57 di via Vincenzo Monti. L’uomo, rientrato a casa dopo essersi assentato qualche giorno per le vacanze dell’ultimo dell’anno, ha trovato la cassaforte aperta. Il complesso residenziale in cui sono entrati in azione i delinquenti, molto probabilmente più di uno, è costituto da due torri da diciassette piani ciascuna, più altri due stabili più bassi, separati da aiuole alberate con l’erba perfettamente curata e i vialetti di accesso e passaggio interni «costellati» da modelli vari di Bmw e Mercedes lavate e parcheggiate. Palazzi anni cinquanta, conosciuti come «Grattacieli Gronchi 2», abitati da facoltose famiglie della borghesia cittadina, dove i ladri hanno agito indisturbati.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia, hanno tagliato con la fiamma ossidrica una porta di servizio, che fa accedere direttamente nella cucina dell’appartamento all’ultimo piano. Professionisti del furto, appunto, visto che, come confermato dagli uffici della Questura, gli allarmi perimetrali e volumetrici non hanno rilevato alcuna intrusione dall’esterno. Gente esperta, che sapeva dove colpire, visto il «tesoro» custodito in cassaforte. Dopo aver lavorato ancora con la fiamma ossidrica anche sul forziere, hanno fatto sparire infatti una collezione di monete d’epoca da centomila euro, gioielli e orologi Rolex per 85 mila euro e, soprattutto, lingotti d’oro per altri 200 mila, secondo quanto denunciato dal giovane padrone di casa. Nessuno si è accorto di nulla, fino al ritorno in città di quest’ultimo.
Sul caso indagano gli investigatori della polizia, impegnati anche nelle indagini sul blitz nel retrobottega della boutique Zilli di via del Gesù, una delle strade del lusso della città. Secondo quanto riferito da via Fatebenefratelli, l’allarme del negozio era suonato la sera del 31 dicembre, ma il personale dell’agenzia di vigilanza privata, intervenuto sul posto, non aveva notato nulla di anomalo.
In realtà, come avrebbero rilevato successivamente le immagini delle telecamere di sicurezza interne, due persone, tra le 22.30 e le 23 del 31 dicembre, si erano introdotte dal retro, forzando con un cacciavite l’ingresso secondario. Ad accorgersi degli ammanchi, è stata una delle dipendenti del negozio, nella giornata del due gennaio. La titolare — una cittadina italiana cinquantenne nata in Sudamerica — ha dovuto rifare l’inventario dell’intera merce, constatando, alla fine, la mancanza di due pellicce dal valore commerciale di 120 mila euro ciascuna, tre giubbotti da diecimila euro l’uno, un’altro da 18 mila euro, e un abito normalmente venduto per cifre attorno ai seimila euro.
Professionisti
I malviventi sono entrati in casa senza far scattare l’allarme: aperta la cassaforte