Via ai saldi, ecco i capi più ambiti
Caccia ai giacconi, scontati per clima mite «La moda resta il settore più gettonato» Ribassi ufficiali al via: la media è del 40%
Partono oggi ma c’è già la classifica: donna, bambino, uomo. In questo ordine. Ecco il podio dei più «spendaccioni» in occasione dei saldi invernali, al via proprio oggi. FederModaMilano (Confcommercio
Milano) stima in 430 milioni di euro il giro d’affari in città e area metropolitana, con il coinvolgimento di oltre un milione di famiglie. Secondo le previsioni, ognuna spenderà mediamente 362 euro, con una quota pro capite di 166 euro.
Donna, bambino, uomo. In questo ordine. Ecco la classifica dei più «spendaccioni» in occasione dei saldi invernali, che partono proprio oggi. FederModaMilano (Confcommercio Milano) stima in 430 milioni di euro il giro d’affari in città e area metropolitana, con il coinvolgimento di oltre un milione di famiglie. «Secondo le previsioni, ogni nucleo spenderà mediamente 362 euro, con una quota pro capite di 166 euro: un dato in linea con quello dell’anno scorso ma migliore rispetto a quello nazionale», dichiara Renato Borghi, presidente di FederModaMilano. Che prosegue: «Tante occasioni si troveranno nei negozi sotto casa, senza dover passare dall’online e mettere in tilt il traffico per le consegne. L’auspicio è che vi sia una piena ripresa dei consumi interni».
La percentuale media di sconto sarà del 40%: ma cosa acquisteranno, soprattutto, i milanesi? «Chi approfitta di più dei saldi sono senza dubbio le donne — dichiara Gabriel Meghnagi, Presidente della rete associativa delle vie milanesi per Confcommercio — per comprare soprattutto capispalla, come piumini, giacconi, cappotti, finora poco venduti: l’inverno è stato mite». E poi accessori come borse e scarpe. I marchi che vanno di più sono quelli di fascia media, che con gli sconti diventano più accessibili per un maggior numero di acquirenti.
Nella classifica familiare, subito dopo le donne si spende per i bambini perché crescono in fretta e hanno sempre bisogno di nuovi capi di ogni genere. Proprio per questo motivo, si acquistano soprattutto nei negozi più economici e popolari.
Infine c’è l’uomo «che, in genere, aspetta il saldo per fare compere — continua Meghnagi —. Anche se poi è quello che per sé spende meno di tutti». E lo fa soprattutto per giacconi, cappotti e pantaloni (camicie meno perché, ormai, si possono trovare di qualità a buon prezzo anche fuori saldo). E i prodotti tecnologici? «Praticamente sono in sconto tutto l’anno: ci sono sempre ottime offerte sul web — sostiene Meghnagi — e non vanno provati, come invece è per vestiti o scarpe». Ecco perché tanti acquistano nel negozio sotto casa, dove farsi consigliare dal proprio commerciante di fiducia e verificare l’autenticità della riduzione del prezzo. Come conferma Anna, commessa in una piccola boutique di Brera: «Per noi i saldi funzionano sempre. Anzi, i nostri clienti abituali li aspettano proprio. Quest’anno, al contrario dello scorso, sono arrivati molti turisti dopo Capodanno, che possono, così, approfittare delle offerte».
Secondo il Codacons, i saldi partono con percentuali di sconto elevate, tra il 30 e il 40%, e una politica commerciale dei negozi sempre più aggressiva per combattere il calo delle vendite dovuto al Black Friday. Spiega Chiara, vicedirettrice di un rinomato concept store, che spazia dall’arredamento alla moda: «Noi gli affari più consistenti li facciamo comunque in questo periodo, perché gli sconti sono più alti. Durante il Black Friday erano del 20%, adesso partono dal 30%». Cosa si vende? «Al primo posto c’è sempre la moda, perché stagionale. E poi accessori per la casa. Mentre i turisti, soprattutto giapponesi e francesi, acquistano gadget».