Salgono smog e polemiche sulle misure
Polveri oltre le soglie, restano i blocchi. Flash mob della Lega contro il Comune L’Aci: troppe accuse alle auto. Granelli: Area B e C funzionano, la Regione collabori
Per l’ottavo giorno consecutivo il Pm10 è rimasto sopra la soglia di guardia. Ovvero, nessun freno all’emergenza: tempo ancora bello, aria ancora cattiva, e appunto polveri ancora fuori soglia. Risultato: blocchi del traffico confermati. Il centrodestra all’attacco: le misure contro gli automobilisti dimostrano tutta la loro inutilità.
Tempo ancora bello, aria ancora cattiva, polveri ancora fuori soglia. Risultato: blocchi del traffico confermati. Il centrodestra, nel frattempo, passa all’attacco: «Le misure contro gli automobilisti stanno dimostrando tutta la loro inutilità».
Con ordine. Per l’ottavo giorno consecutivo il Pm10 è rimasto sopra la soglia di guardia (50 microgrammi per metrocubo). Le centraline Arpa hanno rilevato su venerdì concentrazioni pari a 79 mg/ mc in viale Marche, 72 mg/ mc a Città Studi, 82 mg/mc in via Senato e 66 mg/mc al Verziere. E il meteo nei prossimi giorni non verrà in soccorso, anzi. Per questo le misure temporanee di primo livello del protocollo regionale, col blocco per i veicoli fino agli euro 4 diesel, resteranno attive.
Il cielo sopra Milano e le polemiche da pre-campagna elettorale. Ieri la Lega ha organizzato un flash- mob contro le politiche della giunta. Una delegazione di militanti, col parlamentare Alessandro Morelli e il commissario cittadino Stefano Bolognini, ha inscenato una protesta davanti a un varco di Area C, con tanto di mascherine anti-smog e slogan anti-sindaco («Con Sala non è aria» e «Sala chiacchiere e inquinamento»). «Nonostante i divieti e i blocchi del traffico, Milano puzza — ha detto Morelli —; questo è l’anno in cui l’inquinamento è più alto e la colpa viene data ai botti di Capodanno».
La realtà secondo la Lega è che «le politiche messe in campo dalla amministrazione non risolvono il problema della qualità dell’aria, ma sono solo delle tasse per i cittadini». La proposta? «Aprire subito un tavolo di confronto con la Regione Lombardia per realizzare un vero piano che possa migliorare la qualità dell’aria. Stop quindi con Area C e Area B».
Sostanzialmente sulla stessa linea l’Automobile club Milano guidato da Geronimo La Russa: «È ormai provato che l’accanirsi solo ed esclusivamente contro gli automobilisti non paga. È noto che lo smog va combattuto con azioni che spazino a 360 gradi e vadano quindi a incidere anche su settori fondamentali come il riscaldamento degli edifici e l’implementazione del verde urbano», il commento, in una nota del presidente di Aci Milano.
L’assessore alla Mobilità Marco Granelli ribatte alle
«strumentalizzazioni» con altri dati: «Area C ha diminuito il traffico del 38 per cento, Area B, dove i varchi sono in funzione, del 10-12 per cento. I valori del Pm10 e del No2 sono scesi sensibilmente. Certamente servirebbe una maggiore collaborazione della Regione per ottenere più investimenti sul trasporto pubblico locale. Ricordo che il Pirellone sta tagliando le risorse per l’area metropolitana di Milano. Morelli chieda quindi al “suo” governatore Fontana più risorse per il trasporto pubblico e più risorse per chi cambia caldaie e auto. Noi abbiamo messo 30 milioni e 160 cittadini hanno potuto cambiare le auto e 120 condomini la caldaia: noi facciamo i fatti, aspettiamo che Regione faccia la sua parte».
Infine, un aggiornamento sulla scatola nera, il dispositivo, frutto di accordo tra Comune e Regione, pensato per monitorare i chilometri percorsi dalle auto inquinanti e per concedere di fatto una mini-deroga ai blocchi di Area B. A Palazzo Marino sono in attesa del via libera dal Garante per la Privacy: il debutto è fissato in primavera.