Morti alpinista e il bimbo ferito con il bob
Grave anche una coppia di escursionisti
Un morto e due feriti gravissimi, mentre si è spento ieri pomeriggio, dopo 48 ore di agonia, il bimbo finito con il bob contro un albero in Valtellina: è pesante il bilancio degli incidenti sulle montagne lombarde. Molti interventi del soccorso alpino nel Lecchese, con le vette affollate da escursionisti non sempre attrezzati.
LECCO Un morto e due feriti gravissimi, mentre non ce l’ha fatta il bimbo finito con il bob contro un albero in Valtellina: si è spento nel pomeriggio di ieri dopo 48 ore di agonia. È pesante il bilancio degli incidenti avvenuti nel giorno dell’Epifania sulle montagne lombarde. Numerosi gli interventi del Soccorso alpino nel Lecchese, con le vette affollate da escursionisti, non tutti sempre correttamente attrezzati. Marco Cattani, 30 anni, falegname di Strozza, paesino della Valle Imagna, in provincia di Bergamo, è precipitato nel vuoto per decine di metri mentre stava risalendo la parete Fasana del Pizzo della Pieve, massiccio che si eleva a nord est della Grigna Settentrionale, a 1.300 metri di quota. L’uomo stava per affrontare la via degli Inglesi insieme a un compagno: un’ascensione particolarmente impegnativa, resa ancora più complicata dalla presenza del ghiaccio. Erano da poco passate le 8.30, i due stavano per legarsi in cordata. Non hanno fatto in tempo. Cosa sia accaduto è al vaglio dei carabinieri a cui sono affidate le indagini. Con tutta probabilità una scivolata fatale.
Il trentenne è caduto lungo il ripido pendio sotto gli occhi dell’amico che non ha potuto fare altro che allertare i soccorsi. Da Como si è alzato in volo l’elicottero del 118: il corpo dell’escursionista senza vita è stato individuato quasi subito. La salma è stata trasportata all’ospedale di Lecco, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Cattani, appassionato di corsa in montagna, era molto conosciuto a Strozza: la sorella gestisce un bar in paese, dove domenica sera aveva festeggiato il suo compleanno.
Sempre ieri gli uomini della XIX Delegazione lariana del Soccorso alpino hanno prestato soccorso ad una coppia di Seriate: marito e moglie sono precipitati mentre stavano per raggiungere il rifugio Azzoni, sul versante nord del monte Resegone. Vivi dopo un volo di quasi cento metri, ma in condizioni estremamente critiche. La donna, 57 anni, è ricoverata all’ospedale
Niguarda di Milano, l’uomo, 65 anni, al Sant’Anna di Como. La prognosi per entrambi è riservata.
Nel primo pomeriggio è arrivata infine la tragica notizia della morte del piccolo Diego Lanfranchi, avrebbe compiuto quattro anni ad aprile, finito sabato contro un albero mentre insieme al fratellino di 18 mesi stava scendendo con il bob lungo un pendio innevato accanto alla baita di famiglia, in Val Viola. Il bimbo era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa, le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. Dimesso invece il fratellino. Sotto choc la comunità di Valdidentro dove vivono i genitori. La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo.
Le vittime
L’uomo risaliva una parete del Pizzo della Pieve, il piccolo era finito contro un albero