Corriere della Sera (Milano)

Morti alpinista e il bimbo ferito con il bob

Grave anche una coppia di escursioni­sti

- di Barbara Gerosa

Un morto e due feriti gravissimi, mentre si è spento ieri pomeriggio, dopo 48 ore di agonia, il bimbo finito con il bob contro un albero in Valtellina: è pesante il bilancio degli incidenti sulle montagne lombarde. Molti interventi del soccorso alpino nel Lecchese, con le vette affollate da escursioni­sti non sempre attrezzati.

LECCO Un morto e due feriti gravissimi, mentre non ce l’ha fatta il bimbo finito con il bob contro un albero in Valtellina: si è spento nel pomeriggio di ieri dopo 48 ore di agonia. È pesante il bilancio degli incidenti avvenuti nel giorno dell’Epifania sulle montagne lombarde. Numerosi gli interventi del Soccorso alpino nel Lecchese, con le vette affollate da escursioni­sti, non tutti sempre correttame­nte attrezzati. Marco Cattani, 30 anni, falegname di Strozza, paesino della Valle Imagna, in provincia di Bergamo, è precipitat­o nel vuoto per decine di metri mentre stava risalendo la parete Fasana del Pizzo della Pieve, massiccio che si eleva a nord est della Grigna Settentrio­nale, a 1.300 metri di quota. L’uomo stava per affrontare la via degli Inglesi insieme a un compagno: un’ascensione particolar­mente impegnativ­a, resa ancora più complicata dalla presenza del ghiaccio. Erano da poco passate le 8.30, i due stavano per legarsi in cordata. Non hanno fatto in tempo. Cosa sia accaduto è al vaglio dei carabinier­i a cui sono affidate le indagini. Con tutta probabilit­à una scivolata fatale.

Il trentenne è caduto lungo il ripido pendio sotto gli occhi dell’amico che non ha potuto fare altro che allertare i soccorsi. Da Como si è alzato in volo l’elicottero del 118: il corpo dell’escursioni­sta senza vita è stato individuat­o quasi subito. La salma è stata trasportat­a all’ospedale di Lecco, dove si trova a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a. Cattani, appassiona­to di corsa in montagna, era molto conosciuto a Strozza: la sorella gestisce un bar in paese, dove domenica sera aveva festeggiat­o il suo compleanno.

Sempre ieri gli uomini della XIX Delegazion­e lariana del Soccorso alpino hanno prestato soccorso ad una coppia di Seriate: marito e moglie sono precipitat­i mentre stavano per raggiunger­e il rifugio Azzoni, sul versante nord del monte Resegone. Vivi dopo un volo di quasi cento metri, ma in condizioni estremamen­te critiche. La donna, 57 anni, è ricoverata all’ospedale

Niguarda di Milano, l’uomo, 65 anni, al Sant’Anna di Como. La prognosi per entrambi è riservata.

Nel primo pomeriggio è arrivata infine la tragica notizia della morte del piccolo Diego Lanfranchi, avrebbe compiuto quattro anni ad aprile, finito sabato contro un albero mentre insieme al fratellino di 18 mesi stava scendendo con il bob lungo un pendio innevato accanto alla baita di famiglia, in Val Viola. Il bimbo era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa, le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. Dimesso invece il fratellino. Sotto choc la comunità di Valdidentr­o dove vivono i genitori. La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo.

Le vittime

L’uomo risaliva una parete del Pizzo della Pieve, il piccolo era finito contro un albero

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Il Soccorso alpino che ha recuperato il corpo dell’alpinista
Da Como Il Soccorso alpino che ha recuperato il corpo dell’alpinista

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