Corriere della Sera (Milano)

Anziana uccisa omicida chiuso nel silenzio

Interrogat­o l’assassino. «Era seguito da uno psicologo». L’impronta e le telefonate non risposte

- 7 Galli

Il silenzio del killer davanti al gip. Il 21enne Damyan, che sabato ha ucciso l’anziana Carla Quattri, si è rifiutato di parlare. Il suo legale ha parlato di un ragazzo ancora profondame­nte nello choc e nella disperazio­ne. Il delitto avvenuto dopo che la 90enne aveva rifiutato di dare 15 euro a Damyan, da tempo seguito da uno psicologo.

Nel secondo interrogat­orio, quello con il gip, ha parlato ancora meno che nel primo, avvenuto domenica in questura e antecedent­e il suo arresto. Anzi, ieri Damyan Borisov Dobrev ha proprio taciuto. Come riferito dal legale Angelo Morreale, l’assassino della 90enne Carla Quattri versa in un profondo stato di choc, confusione e disperazio­ne. Il suo «pentimento» l’aveva già espresso agli investigat­ori della squadra Mobile che hanno risolto il delitto di sabato sera, nel «podere Ronchetto», al 37 di via Pescara, all’estrema periferia sud di Milano. Un «pentimento» ripetuto allo stesso legale.

Sarà un lungo cammino, quello di Damyan, di nazionalit­à bulgara, arrivato in Italia nel 2016, senza famiglia, vagabondo tra Roma e Milano, dov’era stato agganciato dai servizi sociali e introdotto nella rete delle comunità. Poco prima di compiere 18 anni, era stato preso in affido da uno dei figli della vittima, uccisa con violenti e ripetuti colpi alla testa, sferrati con un barattolo di marmellata dopo che il 21enne aveva chiesto 15 euro che Carla Quattri gli aveva negato. Forse non era la prima volta che Damyan, vedendo la luce accesa nell’appartamen­to al piano terra della cascina, entrava in cerca di soldi.

Divenuto maggiorenn­e, aveva chiesto in tribunale e aveva ottenuto di continuare a stare nella famiglia, e aveva iniziato ad abitare proprio nel «podere Ronchetto», lavorando (curava gli animali e la manutenzio­ne della struttura). Il suo devastante passato, inevitabil­mente, aveva lasciato profonde angosce. Damyan era seguito da uno psicologo.

Chi ha avuto modo di stare con lui nelle ore concitate della soluzione del mistero, ha parlato di un ragazzo carico di rabbia, fragile di carattere, con disturbi della personalit­à, anche se in passato mai c’erano stati episodi di violenza; allo stesso modo, dall’inizio della permanenza in Italia, era finito nei guai un’unica volta, per ricettazio­ne. Sabato Damyan non era entrato nell’abitazione per ammazzare. L’ha fatto. Ed è precipitat­o subito nel panico. Commettend­o errori plateali. Un’impronta delle sue scarpe da tennis lasciata sul pavimento, su una delle numerose e ampie macchie di sangue fuoriuscit­e dal corpo dell’anziana; la lavatrice accesa in piena notte — lo vieta il regolament­o della cascina e il ragazzo aveva fama d’essere uno rispettoso delle regole — per lavare i vestiti sporchi sempre di sangue. In più sul suo cellulare, nella fascia temporale del delitto, c’erano delle chiamate senza risposta. E ancora, all’interno di uno zainetto lasciato nella sua camera da letto, Damyan aveva nascosto la fede nuziale della 90enne, sottratta insieme a 150 euro in contanti trovati su un comodino e spesi per andare a comprare bottiglie di alcolici.

Lo choc

L’avvocato Morreale: «È ancora troppo sconvolto per quanto ha commesso»

 ??  ?? Il killer
● Damyan Borisov Dobrev è nato in Bulgaria e ha 21 anni
● Sabato ha ucciso la 90enne madre del gestore della cascina
Il killer ● Damyan Borisov Dobrev è nato in Bulgaria e ha 21 anni ● Sabato ha ucciso la 90enne madre del gestore della cascina
 ??  ?? La vittima
● Carla Quattri aveva 90 anni. Era ancora impegnata nella gestione del «podere Ronchetto»
● Vedova, l’anziana aveva quattro figli
La vittima ● Carla Quattri aveva 90 anni. Era ancora impegnata nella gestione del «podere Ronchetto» ● Vedova, l’anziana aveva quattro figli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy