Travolse e uccise pedone Dopo tre mesi identificato il pirata della strada
Como
Aveva chiamato i soccorsi dicendo che c’era un ragazzo a terra, a bordo strada, in fin di vita. Per gli inquirenti, in realtà era stato lui stesso a travolgere Gaetano Banfi, 22 anni di Como. Era l’alba del 20 ottobre scorso e il ragazzo era morto poco dopo, nonostante i soccorsi. Le indagini degli agenti della squadra mobile sono proseguite senza sosta e ora i poliziotti sono convinti di aver individuato il pirata, un 31enne di Casnate con Bernate. Per la Procura di Como l’inchiesta è conclusa e il 31enne ha ricevuto l’avviso di chiusura indagini. Per l’accusa, l’uomo era alla guida della sua Ford Eco Sport e, in un tratto a senso unico di via Pasquale Paoli, avrebbe investito Gaetano Banfi, giardiniere che stava tornando a casa a piedi dopo una serata con gli amici a Como. L’investitore, per l’accusa, avrebbe chiamato i soccorsi, senza però ammettere di essere il responsabile dell’incidente. I poliziotti hanno analizzato centinaia di immagini delle telecamere della zona, hanno ricostruito i movimenti delle vetture in transito e avrebbero accertato che la Ford del 31enne sarebbe ripassata almeno tre volte in via Paoli, nel punto dell’incidente. Il tratto in cui Gaetano è stato investito non è illuminato e non ci sono telecamere. Gli agenti, agli ordini del comandante Sergio Papulino, hanno lavorato per ricostruire gli spostamenti della vittima e incrociarli con i dati dei veicoli ripresi da altre telecamere. E sono certi di aver dato un nome al pirata.