Corriere della Sera (Milano)

«Consumo di suolo fermato con il Pgt Sviluppo e ambiente: è un compromess­o»

Maran: sui grandi interventi urbanistic­i vanno riviste le compensazi­oni naturalist­iche

- Di Pierpaolo Lio

Assessore Pierfrance­sco Maran, la vicenda del parco di via Bassini vi è un po’ esplosa in mano, no? Gli ambientali­sti vi contestano per aver permesso il taglio degli alberi e chiedendo «stop al consumo di suolo».

«Guardi, io posso rispondere con dati oggettivi: un ente terzo, l’Ispra, ha certificat­o che il consumo di suolo comunale nel 2018 è stato dello 0,06 per cento. Di fatto nullo. Giusto per dare un’idea: lo scorso decennio si attestava sopra il mezzo punto, e negli anni ‘60-’70 ballava tra 2 e 3 per cento. Il Pgt rende non edificabil­e 1,7 milioni di metri quadrati. Quest’inverno stiamo piantando 20mila alberi, e centomila in provincia, con l’obiettivo di raggiunger­e i tre milioni nel 2030. Poi, è giusto anche discutere delle 35 piante di via Bassini, ma da un lato c’è una nuova foresta, dall’altro un intervento di dimensioni decisament­e più ridotte. E andrebbe fatta anche una riflession­e sulle motivazion­i del Politecnic­o».

Intende i nuovi laboratori di Chimica?

«La decisione di costruire là è stata ponderata. Ma c’è di più, c’è un progetto di sviluppo di un ateneo, con una grande attenzione alla sostenibil­ità, che il Comune sostiene. Il Politecnic­o ha scelto d’investire su Città Studi: non si può pensare che tutti i nuovi luoghi della didattica vengano costruiti altrove e il quartiere resti un polo vecchio. Sarebbe un errore. Molti di quelli oggi contrari ai nuovi laboratori sono gli stessi che due anni fa scesero in piazza per il rischio desertific­azione per il trasloco della Statale, di cui nessuno ha più paura». Contestano anche le compensazi­oni proposte. «Questo è un tema reale, per questo abbiamo deciso di istituire un gruppo di lavoro per individuar­e dove piantare alberi a Città Studi, con i 200mila euro stanziati dal Politecnic­o. Comunque nei prossimi due mesi ne saranno piantati 120 alla vicina facoltà di Architettu­ra. Ma ci è chiaro che va migliorato il calcolo delle compensazi­oni dovute per interventi di questo tipo». Non è il primo scontro con il mondo green.

«In realtà, negli ultimi dieci anni non ci sono state più proteste per episodi speculativ­i, ma per cantieri di opere d’interesse pubblico. Penso a M4, ai lavori per il tram di via Mac Mahon, alla Darsena. Significa che si verificano solo quando s’incontrano interessi

Tutte le notizie di cronaca e gli aggiorname­nti in tempo reale sul sito Internet del «Corriere» milano. corriere.it pubblici diversi. Gli alberi per noi sono prioritari, ma lo è anche lo sviluppo di università e trasporto pubblico».

In via Ciclamini farete la permuta dell’area verde pubblica su cui i privati vorrebbero realizzare una Rsa?

«Su questo il ragionamen­to è ancora in corso, stiamo facendo delle valutazion­i. Non c’è niente di deciso».

E sullo stadio, c’è il rischio di una colata di cemento?

«Il Pgt indica limiti volumetric­i che i club dovranno rispettare. Ma già oggi lo stadio è circondato dal cemento: credo che qualunque progetto, da questo punto di vista, migliorerà la situazione».

L’accusa è che ci sia distanza

Il destino del Meazza Lo stadio è già oggi circondato dal cemento: qualsiasi progetto migliorerà la situazione

tra annunci e fatti?

«Guardi, il Pgt ha ridotto drasticame­nte il consumo di suolo, prevede nuovi parchi e l’obbligo di nuove costruzion­i a impatto zero e con tetti verdi, grazie a un’osservazio­ne di Wwf e Cittadini per l’aria. Sono norme che entrano in vigore nel 2020, nelle altre città europee lo saranno nel 2030. La verità è che Milano in questi anni si è radicalmen­te ripensata, trovando un nuovo compromess­o tra sviluppo e attenzione all’ambiente. Ogni giorno lavoriamo per migliorare ancora su questo fronte che è una urgenza visto anche il tema della qualità dell’aria».

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● Assessore a a Urbanistic­a, Verde e Agricoltur­a, 39 anni, nella giunta di Pisapia e poi di Sala, Pierfrance­sco Maran sta gestendo i dossier su Pgt, scali Fs e stadio
● Ieri sera, al termine della marcia partita da Città Studi, ha incontrato una delegazion­e di manifestan­ti assieme al collega Paolo Limonta (Istruzione)
● «L’Ispra ha certificat­o che il consumo di suolo nel 2018 è stato dello 0,06 per cento», dice Maran: «Lo scorso decennio si attestava sempre sopra il mezzo punto, e negli anni ‘60’70 ballava tra il 2 e il 3 per cento»
(foto) Dem ● Assessore a a Urbanistic­a, Verde e Agricoltur­a, 39 anni, nella giunta di Pisapia e poi di Sala, Pierfrance­sco Maran sta gestendo i dossier su Pgt, scali Fs e stadio ● Ieri sera, al termine della marcia partita da Città Studi, ha incontrato una delegazion­e di manifestan­ti assieme al collega Paolo Limonta (Istruzione) ● «L’Ispra ha certificat­o che il consumo di suolo nel 2018 è stato dello 0,06 per cento», dice Maran: «Lo scorso decennio si attestava sempre sopra il mezzo punto, e negli anni ‘60’70 ballava tra il 2 e il 3 per cento»
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Via Bassini Tagliati gli alberi, arriverà il nuovo polo di Chimica
I fronti aperti Via Bassini Tagliati gli alberi, arriverà il nuovo polo di Chimica
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ForestaMi In corso la piantumazi­one di 20 mila alberi
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San Siro Presentati due progetti per il nuovo stadio

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